E Di Biagio sbanca il Totonero

E Di Biagio sbanca il Totonero IL BUSINESS CLANDESTINO E Di Biagio sbanca il Totonero Vincite record con il gol al Camerun LNAPOLI UCIANO detto Giùngo se ne sta seduto tutto il giorno accanto al chiosco di gelati. A Forcella, il suo rione, lo chiamano così da quando era un magazzino. Allora in tv c'era Carosello, e la pubblicità più gettonata era quella dello yankee a cavallo e avvolto in un poncho che adorava la carne in scatola. Anche lui, Luciano, ne andava pazzo, e così quel soprannome gli è rimasto appiccicato addosso ancora oggi, che ha trent'anni di più e gli piacciono il pesce e la pastasciutta. Se dovesse contare solo sulla vendita dei ghiaccioli, Gróngo non avrebbe di che campare. Così anche lui alla stregua di tanti arrotonda con il totonero che qui, come il contrabbando di sigarette, è considerato un peccato veniale rispetto a ben altri reati, a cominciare dallo spaccio di droga. E il totonero, con i Mondiali in corso, impazza come non mai. «A conti fatti, le giocate per il. campionato di Francia '98 ammonteranno a non meno di quaranta miliardi prevedono gli sconsolati esperti della questura -: quaranta miliardi che finiranno nelle casse della camorra». Sono soldi che la malavita non tarda a riutilizzare. Come? «I proventi delle puntate servono ai boss per acquistare le armi dai Paesi dell'Est - spiega un magistrato della Direzione distrettuale antimafia di Napoli -, per pagare i killer che compiono omicidi su commissione, per comprare all'ingrosso la cocaina e l'eroina da tagliare e poi rivendere al dettaglio». Ma tutto questo a Gringo poco importa. Lui guadagna solo gli spiccioli e fatica come un mulo, perché al totomondiali stanno giocando proprio tutti, professionisti e pensionati, disoccupati e signore della Napoli bene. , «Le giocate più frequenti sono quelle sulle partite abbinate - spiega -. Costano meno, dalle cinquemila lire in su. Per le puntate sulla partita singola... Beh, quello è un altro discorso: la posta, di solito, non è inferiore alle centomila». Si gioca dovunque, a Forcella come nei quartieri Chiaia e Fuorigrotta, sulla collina di Posillipo e al Vomero. La forza dei bookmaker sta nella perfetta conoscenza della zona in cui fanno affari e in una presenza capillare nel rione dove lavorano e quasi sempre vivono. Il valzer delle scommesse dura fino all'ultimo minuto, le danze si interrompono solo quando l'arbitro fischia il calcio d'inizio della partita. «Io mi ritengo un privilegiato - spiega Gringo -. Ho il mio posto fisso, la gente del rione sa che lavoro faccio e viene a trovarmi. Ma ci sono anche i poveracci che raccolgono le giocate "porta a porta", battendo a tappeto i vicoli. Quelli sì che faticano». Era questo il destino di Sergio Cosenza e Salvatore Gallo, che a cinquanta e sessantanni scarpinavano dalla mattina alla sera per le strade di Bagnoli, un tempo quartiere operaio di Napoli. La polizia li ha sorpresi mentre accettavano una giocata da duecentomila lire fatta da un professionista. Avevano le tasche piene di biglietti su cui erano annotate le quote per Italia-Camerun e di banconote per un milione. Anche loro, come tutti gli altri raccoglitori di scommesse, facevano riferimento a un ca- pozona che, a sua volta, risponde delle somme riscosse al rappresentante del boss nel quartiere. A Bagnoli la vittoria degli azzurri contro i leoni d'Africa era data al 50%, il pareggio al 180% e la sconfitta al 500%. Favorito anche il Brasile contro il Marocco: vittoria al 25%, pareggio al 300% e sconfitta al 750%. Ma la febbre del totomondiale impazza anche nei vicoli dei Quartieri Spagnoli, dove gli «imprenditori» del totonero venuti anche dalla provincia si so¬ no consorziati per far fronte alle vincite. «Ho visto con i miei occhi gente che giocava decine di milioni senza battere ciglio - racconta un commerciante con il debole per le scommesse -, e non mi è mai capitato di sentire state che le vincite non siano corrisposte all'istante». La forza delle organizzazioni che controllano il totonero è soprattutto la celerità nei versamenti: pagano subito, banconota su banconota, anche se si tratta di sborsare centinaia di milioni. In alcuni quartieri, come Chiaia, alle scommesse sulle partite si aggiungono quelle sui marcatori. Giovedì, dopo ItaliaCamerun, gli allibratori hanno pianto calde lacrime. Hanno dovuto far fronte a vincite da capogiro per il gol di Di Biagio: chi aveva scommesso sul centrocampista della Roma si è visto restituire la somma moltiplicata per sedici. E qualcuno già comincia ad azzardare le quote per il gran finale del 12 luglio. Chi vincerà la Coppa del mondo di Francia '98? Pare che i signori del totonero abbiano intenzione di dare il Brasile a tre, l'Italia a cinque, la Germania a quattro e la Francia a sette. j Fulvio Milone Nelle strade di Napoli i bookmaker della camorra si aspettano 40 miliardi di puntate sui campionati di calcio Si gioca su tutto, con scommesse che vanno da 5 mila lire a decine di milioni per una gara. E i boss pagano subito qualsiasi cifra Sopra: le quote Snai per le scommesse sulla vincente del Mondiale e sulle finaliste. Accanto: le quote del Totonero per le partite di ieri. Un esempio: puntando 1000 lire sulla Nigeria vincente (offerta al 75%) si guadagnavano 750 lire, oltre a riottenere la posta giocata