Aids, vaccino più vicino

Aids, vaccino più vicino LA LOTTA ALLA PESTE DEL SECOLO Scienziati Usa individuano la proteina che avvolge il virus e gli permette di entrare nel sistema immunitario Aids, vaccino più vicino Scoperta Varma con cui contagia UOVE speranze per un vaccino efficace contro l'Aids. Due team di ricercatori americani, diretti da Joseph Sodrovski (del Dana-Farber Institute di Boston) e da Wayne Hendrickson (della Columbia University di New York), sono arrivati a ricostruire la struttura tridimensionale di una parte essenziale dell'involucro del virus - la proteina gp 120 attraverso la quale l'Hiv riesce a penetrare nei linfociti. La scoperta permette ora di capire meglio i meccanismi fondamentali attraverso i quali avviene l'infezione e «ci svela un possibile punto debole nella corazza del virus», ha sottolineato Jean-Paul Lévy, direttore dell'Agenzia nazionale per la ricerca contro l'Aids di Parigi. Negli Stati Uniti, intanto, la notizia ha suscitato reazioni entusiastiche. «Si tratta di un fatto straordinario», ha subito detto il Nobel per la medicina David Baltimore, presidente della commissione consultiva istituita dalla Casa Bianca per studiare un vaccino. «In ogni guerra è di importanza vitale poter conoscere il proprio nemico», ha fatto eco la rivista «Science», che congiuntamente con «Nature» ha pubblicato gli esiti dell'eccezionale ricerca. Più le conoscenze della virologia molecolare avanzavano in questi ultimi anni, più il gp 120 appariva come l'elemento-chiave per tutti gli scienziati che stanno studiando come bloccare la distruzione delle cellule immunitarie provocata dal virus. Ma soltanto grazie alle tecniche di cristallografia è stato possibile, dopo un quindicennio di sforzi, squarciare uno dei misteri della struttura tridimensionale della proteina. Si è osservato che il punto sul quale agisce la maggior parte dei vaccini - compreso il VaxGen, appena approvato negli Usa per una serie di test su larga scala - è rivestito da una struttura molto simile a quella dei tendoni mobili che sovrastano gli stadi. Mentre circola attraverso il sangue, il virus si pro- tegge dagli attacchi del sistema immunitario con questo «schermo», ma, quando si prepara a penetrare le cellule sanguigne, lo srotola, riuscendo così a entrarci e a infettarle. La ricerca ha rivelato anche che la proteina presente sulla superficie dell'Aids possiede non solo questo meccanismo di difesa, ma anche altri, rendendolo «una sorta di Houdini», in grado di ingannare il sistema immunitario, come ha puntualizzato Sodrovski. Da parte sua, Baltimore ha spiegato che la scoperta, finalmente, ci permette di capire il motivo per cui il VaxGen, «molto probabilmente, non sarà in grado di produrre gli anticorpi necessari per proteggere gli individui dall'Aids». E su questa linea il direttore del «National institute of allergy and infectious diseases», Anthony Fauci, ha sottolineato: «Adesso abbiamo a disposi- zione alcuni punti fermi dai quali sviluppare nuovi tipi di farmaci e di vaccini». In particolare, la ricerca americana ha messo in luce come il meccanismo attraverso il quale la proteina gp 120 si fissa sui recettori CD4 dei linfociti scatti grazie alle profonde modificazioni che avvengono nella proteina stessa. E queste alterazioni facilitano una successiva interazione, quella indispensabile al contagio, che si produce tra una zona specifica della gp 120 - il cosiddetto anello V3 - e i corecettori, anche questi presenti sulla superficie della cellula umana. E' a questo punto che entrano in azione alcuni acidi, mai identificati prima. Ed è questo processo di grande complessità che apre nuove possibilità d'azione, sia terapeutica che preventiva. «Siamo di fronte a una scoperta che si tradurrà, già a breve termine, in concreti passi avanti», ha concluso Francis Barin, uno dei maggiori virologi francesi. Jean-Yves Nau Copyright «La Monde» e per l'Italia «La Stampa» «Abbiamo una nuova strada per realizzare farmaci in grado di sconfìggere l'Hiv» COME AWBENE IL COfMTAOSO Lo scienziato Usa Anthony Fauci

Persone citate: Anthony Fauci, Baltimore, David Baltimore, Farber, Francis Barin, Houdini, Joseph Sodrovski, Varma, Wayne Hendrickson

Luoghi citati: Boston, Italia, New York, Parigi, Stati Uniti, Usa