PARADOSSI DELL'ULIVO di Augusto Minzolini

PARADOSSI DELL'ULIVO PARADOSSI DELL'ULIVO PARADOSSI ulivisti. A sentire ieri nel grande atrio del Bottegone il consigliere del Principe, il filosofo rosso Giuseppe Vacca, il dualismo ProdiD'Alema rappresentato da quell'idiosincrasia che spesso ha regolato il rapporto tra il segretario della Quercia e l'attuale esecutivo, sarebbe ormai acqua passata: saltate le riforme grazie al genio politico - ci si consenta l'ironia - di Silvio Berlusconi e dei suoi consiglieri in abito talare, sarebbe venuto meno l'oggetto della divisione, non esisterebbero più i presupposti per quelle due diverse linee politiche che hanno alber¬ gato per tanto tempo nella maggioranza. «Si pensava osserva Vacca - che questo governo non avrebbe retto. Da qui l'immagine del "governo amico". Adesso, però, c'è stata una rettifica della nostra posizione: questo è diventato /'/ nostro governo». Romano Prodi quindi dovrebbe brindare, Walter Veltroni dovrebbe alzare il calice al cielo e così tutti i ministri per questo impegno comune a difendere l'unica cosa che è rimasta in mano all'Ulivo, cioè il governo. Invece, niente. Augusto Minzolini CONTINUA A PAG. 3 PRIMA COLONNA

Persone citate: Giuseppe Vacca, Romano Prodi, Silvio Berlusconi, Walter Veltroni