Vieri: non penso, per questo segno

Vieri: non penso, per questo segno Vieri: non penso, per questo segno // cannoniere non sente la parte di uomo copertina SENLIS DAL NOSTRO INVIATO Ma si sarà accorto che qui si gioca un Mondiale? La domanda sorge spontanea perché a sentire Christian Vieri sembra quasi che segnare due gol al Camerun di fronte a tutto il mondo o segnarne due in un torneo da bar sia la stessa cosa. Lui è fatto così. Dice undici volte «sono contento», si gratta la capoccia, spara un paio di «boh» a tradimento e ride beato. Meno male che qualcuno riesce ancora a divertirsi e a considerare il calcio come un semplice passatempo. Da quando è entrato nel giro azzurro ha sempre fatto cose importanti. Il millesimo gol nella storia della Nazionale, con la prima rete del club Italia in Russia. Grosse prodezze che ai suoi occhi assumono un valore marginale. Come quasi insignificante diventa il fatto di essere il capocannoniere del torneo in coabitazione con il cileno Salas. Ma tant'è. Dribbla la popolarità e batte sempre sullo stesso tasto: «Meglio che si parli sempre di Del Piero e Baggio, lasciatemi pure in disparte. I tre gol? Non ne scelgo uno in particolare. Per me sono tutti uguali, tutti belli e tutti fortunati». Insistiamo: ma ci pensa ogni tanto a quello che sta facendo? «Non penso mai». Il fatto curioso è che è vero: la sua forza sta an- che in quel misto di leggerezza e incoscienza con cui affronta i momenti più delicati. L'ha sempre fatto, passeggiando fra una prodezza e l'altra, segnando 24 gol nel campionato spagnolo e restando il burlone di sempre. La storia si ripete. Rifila due reti al Camerun, diventa uno dei giocatori più importanti del Mondiale e non vive alla grande come avrebbe tutto il diritto di fare. «Non penso ai gol, non penso alla classifica dei cannonieri. L'importante è andare avanti accompagnato dalla fiducia di Maldini. Non avevo neppure pensato di riuscire in un'impresa simile. Uno può fare bene, il resto viene di conseguenza». Unica concessione alla platea, quella corsa verso la bandierina alla maniera di Batistuta, fermo lì come volesse dire: il padrone adesso sono io. Intanto l'Italia calcistica si mobilitava anche per lui. I dati auditel offrono cifre d'ascolto impressionanti. Allora Bobone, che effetto fa? «Vuol dire che la gente ci sta seguendo e questo è un segnale positivo dopo che tutti hanno detto che questa squadra ha tanti problemi. Invece l'Itaba c'è e l'ha dimostrato con una grande reazione dopo che il Carne run ci aveva costretto a subire». E questo è tutto. E' Christian Vieri. Fabio Vergnano SOLO TRE VITTORIE PIÙ1 NETTE iltólCÓl-ITAtlÀT ITALIA-SVIZZERA tmr 3 GOL UNDICESIMA DOPPIETTA AZZURRA Al MONDIALI / ...i...;..3i.>..».;...j...i...|. 2 601 SCHUMO Li italia TIIAtlA 'ilTAMMSAjj l i I francia-italia ungheria " -tor* -tOReA)raUUD; 4-41 OHM ■COIAUSSI-PIOLA mossi rp | MTbBttlì : TI tBWGlD ì ! WrfTtl

Persone citate: Baggio, Batistuta, Bobone, Christian Vieri, Del Piero, Fabio Vergnano, Maldini, Salas, Vieri

Luoghi citati: Camerun, Italia, Russia