Autostrade, il governo punta ai secondo polo di B. G.

Autostrade, il governo punta ai secondo polo PRIVATIZZAZIONI Varato il decreto sull'Ente Tabacchi. Sindacati critici sulla direttiva messa a punto dai Lavori pubblici Autostrade, il governo punta ai secondo polo Costa vuole la concorrenza: gare per il rinnovo di 4 concessioni ROMA. Scoppia il caso Autostrade, il governo punta a un polo concorrenziale, allo scorporo di quattro concessionarie, tutte al 100% della società in via di privatizzazione e stabilisce che il rinnovo della concessione, in scadenza al 30 giugno, debba passare per una gara. Tutto contenuto in una direttiva, un piano che i sindacati del settore hanno divulgato ieri con tutto un corollario di preoccupazioni sul futuro di Autostrade Spa. Il ministro dei Lavori pubblici Paolo Costa conferma tutto, le gare e l'intenzione di creare un nuovo polo autostradale. Quindi Tangenziale di Napoli, Società Autostrade Meridionali (Sam), Società Autostrada Tirrenica (Sat) e Torino-Savona, con un sostanziale scorporo, rientrerebbero all'Ili, base del un nuovo polo in cui entrerebbero la Sara (concessionaria del tratto abruzzese), per la quale in questi giorni si sta procedendo al bando di gara per la nuova concessione, e la Salerno-Reggio Calabria che sta uscendo sall'Anas. Costa, a margine dell'assemblea Ance, spiegato pure che questo eventuale scorporo «non rallenterà il processo di privatizzazione di Autostrade, per il quale si intende rispettare il calendario». I sindacati dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil accusano però il piano del governo: «Stravolge l'attuale situazione introduce seri elementi di destabilizzazione del sistema autostradale, bloccando inoltre di fatto la privatizzazione di Autostrade». La direttiva prevede inoltre che l'onere per investimenti (30 mila miliardi per quelli già pre¬ visti, in gran parte autofinanziati) venga rimborsato, per la parte non ancora ammortizzata allo scadere della concessione, dal soggetto subentrante; mentre non è chiarito, scrivono i sindacati, se il vecchio concessionario possa partecipare alla gara per l'aggiudicazione della concessione. I lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria i cui oneri sono a carico delle concessionarie, secondo lo schema divulgato dai sindacati, dovranno essere «affidati a terzi mediante gare pubbliche di aggiudicazione, gestite da una commissione nominata dal ministero dei Lavori pubblici». Infine, dovranno essere rimodulati i piani di rimborso, che ammontano a circa 6 mila miliardi: l'obiettivo è consentire la completa restituzione entro la data di scadenza delle singole concessioni. «E' impensabile - conclude il sindacato - che una politica di investimenti, autofmanziati per 30 mila miliardi, possa concretamente avvenire senza garanzie certe in ordine ad un periodo di concessione che sia sufficiente all'ammortamento». Secondo Cgil, Gii e Uil «si va verso un intervento pesantissimo sulla società Autostrade, bloccandone di fatto la privatizzazione e alterandone in modo rilevante il patrimonio». Costa ribatte secco: «Preoccupazioni infondate»; l'obiettivo a medio termine del governo è quello di arrivare a rinnovare le concessioni attraverso un meccanismo competitivo che consenta allo Stato di riappropriarsi delle infrastrutture che, in alcuni casi, «vengono invece considerate quasi una proprietà delle concessionarie». Altro settore che va verso la privatizzazione è il Monopolio tabacchi (compreso il settore del sale). Due anni di Ente tabacchi, poi la Spa e la privatizzazione: così le storiche manifatture statali e le saline andranno verso l'estinzione, mantendendo soltanto la gestione di Giochi e Lotterie, con 800 dipendenti, invece degb attuab 9500. Il decreto delegato varato ieri dal Consiglio dei ministri rientra nel quadro della legge Bassanini e prevede che l'amministrazione autonoma dei Monopoli sia trasformata subito in ente pubbbco. Durante il periodo transitorio, l'Eti sarà guidato da un consiglio di arnministrazione che dovrà mettere a punto un piano di ristrutturazione industriale. Sono poi previste norme di tutela per i dipendenti: dai prepensionamenti al fondo di previdenza fino al diritto al rientro nell'amministrazione pubblica (entro 7 anni dalla trasformazione in Spa in caso di cessione). [b. g.]

Persone citate: Bassanini, Paolo Costa

Luoghi citati: Napoli, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Savona, Torino