Telecom ora pensa alle strategie di R. R.

Telecom ora pensa alle strategie B©P© L'ASSEMBLEA-FIUME Rossignolo accetta le dimissioni di Gamberale. Dini: serve un manager forte Agnelli: prematuro aggiustare ancora il vertice Telecom ora pensa alle strategie ROMA. Adesso si guarda alle strategie. E ai programmi. «Il piano triennale della Telecom è all'esame del consiglio superiore tecnico e il ministero delle Comunicazioni ha già avanzato ulteriori domande per un approfondimento su tutti gli aspetti», afferma il sottosegretario Vincenzo Vita, rispondendo a un'interpellanza di Alleanza nazionale. Vita assicura contemporaneamente che il ministero rispetta l'autonomia gestionale ma resta vigile sulla condotta della società. Società che si sta riprendendo dopo lo scossone delle dimissioni di venerdì scorso del direttore generale Vito Gamberale in polemica con il presidente Gian Mario Rossignolo. Con una lettera, Rossignolo ha comunicato a Gamberale di aver accettato le dimissioni; del resto martedì scorso il consiglio di amministrazione ha già scelto Massimo Sarmi come successore. Non trovano alcuna conferma, invece, le voci secondo cui Rossignolo starebbe sollecitando Gamberale a lasciare anche la presidenza della Tim, incaricato conservato. L'assemblea fiume di martedì e il consiglio di amministrazione che l'ha preceduta hanno consentito di ripristinare l'assetto organizzativo della Telecom. Resta però aperta la possibilità di nominare anche un amministratore delegato. Il presidente d'onore della Fiat Gianni Agnelli ha dichiarato al «Sole 24 ore» che «forse è prematuro aggiustare ancora il vertice di Telecom». Per Agnelli «tuttavia se il presidente Rossignolo cominciasse a cercare qualcuno per il molo di amministratore delegato non sarebbe male». Nel corso dell'assemblea, però, Rossignolo aveva evitato accuratamente di affrontare l'argomento. Anzi ha insistito sull'utilità di una gestione collegiale, creando la convinzione di essere contrario alla nomina di un amministratore delegato. «Manager forti sono necessari in tutte le imprese, specialmente in quelle più grandi», osserva il ministro degli Esteri Lamberto Dini. E il sottosegretario alle Comunicazioni Michele Lauria afferma che spetta agli azionisti «valutare l'ipotesi di un amministratore delegato, in un contesto ancora da approfondire». Ieri si è appreso anche che l'indennità dei consiglieri di amministrazione, fissata dall'assemblea, è aumentata da 30 a 100 milioni lordi più i rimborsi spese. Ai componenti del cda, che fanno parte dei comitati (sette su 13), vanno altri cento milioni. [r. r.]

Luoghi citati: Gamberale, Roma