La privatizzazione Bnl a rischio di Valeria Sacchi

La privatizzazione Bnl a rischio Il Tesoro vuole ridimensionare l'offerta (45%) di Ina, Bilbao e Crédit Suisse La privatizzazione Bnl a rischio Ciampi frena la cordata MILANO. La privatizzazione della Bnl si fa incandescente. A sei giorni dalla presentazione delle tre offerte di Ina, Banco di Bilbao e Crédit Suisse che, insieme, garantirebbero un nocciolo duro vicino al 45%, e a poche ore dal consiglio di Bnl che, oggi, avrebbe dovuto esprimersi sull'operazione, il venditore Tesoro non ha ancora sciolto ufficialmente la riserva, mentre filtrano notizie non confermate di perplessità sull'offerta espresse dal Tesoro e dall'advisor J.P. Morgan. Le voci, anzi qualcosa più delle voci, parlano di una contro-proposta del Tesoro che vorrebbe il dimezzamento delle quote che i tre partner si sono detti disposti ad acquistare e un lock-up di otto anni, vale a dire un lunghissimo periodo di mantenimento delle quote. Vorrebbe insomma il Tesoro limitare l'Ina al 12,5% e le due banche estere, la spagnola e la svizzera, al 5% a testa, per lasciare una quota maggiore libera per l'Opv di ottobre. Ieri per tutta la giornata la trattativa è proseguita a livello di amministratori delegati, Tesoro e non solo. Il direttore generale del Tesoro Mario Draghi, che coordina il gruppo che si occupa delle privatizzazioni, si è recato nel pomeriggio a Palazzo Chigi. Uscendo, Draghi ha negato che nel corso della visita sia stato affrontato il «caso Bnl», ma fonti della capitale viceversa sostengono che proprio Bnl sia stata la ragione dell'incontro. Anche i vertici del Banco di Bilbao sono volati ieri a Roma, pensando di arrivare alla firma, e sono poi partiti con «la convinzione che si può solo aspettare» mentre, se non ci sarà un chiarimento rapido, è possibile che vengano aggiornati il consiglio di amministrazione di Bnl, convocato per oggi, e quelli di Banco Napoli e Banco Napoli Holding, convocati per domani. I quali avrebbero dovuto fissare le assemblee. Difficile dire quali margini di trattativa restino, ma anche difficile immaginare che i due istituti esteri e l'Ina accettino di veder drasticamente ridimensionato il loro progetto. Che, intorno ad una intesa sul futuro piano strategico del polo Bnl-Banconapoli, li vedeva impegnati nella costruzione di un gruppo privato con un nucleo di riferimento forte (nel quale l'Ina avrebbe avuto il 32% e Bilbao e Crédit Suisse circa il 6% a testa) e una importante componente internazionale. Quello che non è chiaro è come il Tesoro pensi di far accettare un dimezzamento di quote e contemporaneamente un lock-up di otto anni. Fonti del Banco di Bilbao lasciano intendere che il Tesoro sarebbe stato spiazzato dall'arrivo a sorpresa del Crédit Suisse, e dall'entità dell'offerta complessiva dei tre aspiranti azionisti, disposti ad arrivare in Bnl ad una parteci- pazione del 45% Il Banco di Bilbao ha inoltre ribadito di non avere velleità di gestione nel nuovo gruppo, anche se ritiene l'investimento utile per dare il via ad una cooperazione con le istituzioni creditizie italiane coinvolte. Sia come sia, certamente nelle prossime ore l'intera operazione sarà oggetto di discussioni in varie sedi. Nel frattempo gli interessati, pur ammettendo che il negoziato è entrato in «fase critica», lasciano capire che esistono ancora «margini di trattativa». Meno accomodanti appaiono i sindacati. In una nota diffusa ieri nel tardo pomeriggio, la Fisac-Cgil sosteneva la tesi che il Tesoro avrebbe deciso di «non dar corso» all'offerta presente sul tavolo. E subito chiedeva «chiarimenti». «La privatizzazione della Bnl rimane condizione essenziale per il suo rilancio e per il successo del risanamento del Banco di Napoli» dichiaravano intanto Francesca Santoro, segretaria nazionale della Cgil, e Nicoletta Rocchi, segretaria generale della Fisac-Cgil. «Le due aziende hanno grande bisogno di una consistente ricapitalizzazione e dell'ingresso di autentiche culture manageriali, tali da garantire in tempi rapidi la costituzione di un efficiente polo creditizio con spiccata attenzione all'economia meridionale». Valeria Sacchi la cordata Sergio Siglienti presidente Ina A fianco Mario Sarcinelli presidente Bnl e il ministro Azeglio Ciampi

Persone citate: Azeglio Ciampi, Ciampi, Francesca Santoro, Mario Draghi, Mario Sarcinelli, Nicoletta Rocchi, Sergio Siglienti

Luoghi citati: Bilbao, Milano, Roma