«La pianta sema radici muore»

«La pianta sema radici muore» «La pianta sema radici muore» La psicologa: i bambini per primi vogliono rintracciare le loro origini ROMA. E' giusto? E' sbagliato? Il dibattito è tutto qui: fa bene al bambino (o all'adulto) adottato conoscere le proprie origini e i propri genitori naturali? Maria Rita Parsi, psicologa e scrittrice (è appena uscito il suo ultimo saggio «Le mani sui bambini»), riconduce ogni perplessità al problema delle radici. Se a una pianta tagli le radici, non c'è dubbio: avvizzisce e muore. Allora è bene che i figli adottivi sappiano, o perlomeno, sia data loro la possibilità di conoscere l'inizio della propria storia? «Approvo questa legge. Approvo anche le tutele che pone a garanzia delle altre persone coinvolte nella vicenda. Ma ho una vasta esperienza di bambini adottati ed è incredibile quanto la ricerca dell'origine sia al centro dei loro interessi». Questo accade quando il bambino sa di essere stato adottato? «Non soltanto. Ed è questo il fatto curioso: succede anche quando non c'è stata un'informazione in tal senso. Bambini che vivono l'angoscia dell'abbandono pur non sapendo, perché i genitori adottivi non gliel'hanno mai detto, di essere stati abbandonati. Bambini che fanno domande dirette sulle proprie origini, pur non conoscendo nulla. Bambini che confrontano le loro fotografie con quelle dei compagni di scuola: Maria Rita Parsi perché non ci sono foto del mio battesimo? Perché non ci sei tu, mamma, con il pancione, mentre mi aspettavi? E via dicendo. Si è capito che il "non detto" trova vie di comunicazione inaspettate, spesso da inconscio (quello dei genitori adottivi) a inconscio (quello dei bambini adottati)». E allora, che fare? «Meglio dire la verità. Maternità e paternità non sono soltanto un fatto biologico e i genitori adottivi devono sapere che difficilmente si può riparare alla ferita dei non amati, se non amando con un amore infinito i picco li che diventano loro figli». Perché un figlio adottivo vuol conoscere la propria origine? «Perché, altrimenti, si sente senza identità. La ricerca dell'origine è la prima ricerca dell'uomo, non a caso le religioni partono tutte dall'identificazione di una origine. Le famiglie non pensino di tutelare i figli non rivelando la verità». Eppure ci sono figli adottati, oggi adulti, che dichiarano di non voler assolutamente sapere... «Spesso il non voler sapere coincide con la paura di sapere. Con la paura di soffrire. Ma se alle spalle c'è un'autentica famiglia d'amore, sapere può soltanto far bene. A tutti». [d. dan.] Maria Rita Parsi

Persone citate: Maria Rita

Luoghi citati: Roma