Tabacco, no alla legge di Clinton

Tabacco, no alla legge di Clinton Bocciata dal Senato Tabacco, no alla legge di Clinton NEW YORK. Sono state le spaccature politiche e le divergenze all'interno degli stessi partiti ad affossare la legge americana sul tabacco, bocciata dal Senato dopo un mese di dibattito. La controversa legislazione avrebbe posto il consumo di sigarette sotto il controllo federale, imponendo una serie di limitazioni ai produttori e alzando il prezzo del pacchetto di 1,10 dollari (circa 1930 lire) per destinare i fondi a programmi antifumo per i giovani. Il senatore Trent Lott, leader dei repubblicani, ha detto che il Senato era talmente diviso che non è stato possibile produrre un testo di legge in grado di ottenere i 60 voti necessari per farlo passare. I repubblicani contrari al disegno di legge hanno sostenuto che aumentare il prezzo delle sigarette non sarebbe stato una vera misura antifumo, ma un'imposta aggiuntiva per finanziare i programmi governativi. «Era una tassa di massa - ha detto il senatore John Ashcroft che avrebbe colpito gli americani a basso reddito». Il presidente americano Bill Clinton, da sempre favorevole ad una forte normativa anti-fumo, ha criticato il Senato, accusando le industrie del tabacco e la loro ultima campagna pubblicitaria di aver provocato la bocciatura. «Ho lavorato tre anni per proteggere i nostri bambini dai pericoli del fumo - ha detto Clinton -. Voglio che la lobby del tabacco e i suoi alleati a Capitol Hill sappiano che la battaglia non è chiusa». [Ansa]

Persone citate: Bill Clinton, Clinton, John Ashcroft, Trent Lott

Luoghi citati: Capitol Hill, New York