Wargames aerei tra Grecia e Turchia

Wargames aerei tra Grecia e Turchia F di nuovo crisi per Cipro dopo l'invio di caccia dei due Paesi sull'isola divisa Wargames aerei tra Grecia e Turchia pATENE. Fra **** Grecia e Turchia la tensione per Cipro è di nuovo a un punto critico. Il contenzioso tra i due Paesi è di portata storica e strategica, ma negli ultimi 24 anni si è ulteriormente aggravato in seguito all'occupazione turca di oltre un terzo dell'isola, e della breve guerra che ne seguì. Cipro, indipendente e membro delle Nazioni Unite dal 1960, è sempre stato considerato dai greci come uno Stato fratello per la comune lingua, cultura e radice etnica. Dopo quasi un quarto di secolo di vani tentativi per la riunificazione e decine di deliberazioni dell'Orni in tal senso, lo status quo è rimasto inalterato. All'origine dell'impasse il rifiuto di Rauf Denktash, leader della zona turca, di consentire t | Controllato t'"'\ Controllato qualsiasi accordo prima di ottenere un riconoscimento internazionale quale Stato indipendente di Cipro settentrionale. La nuova crisi, che ancora una volta coincide con l'estate, nasce dal trasferimento di quattro FI6 e di un C130 dell'aviazione greca atterrati due giorni fa nella base greco-cipriota di Pafos, un aeroporto militare che il governo di Nicosia attrezzò nell'ambito della «difesa comune» elaborata nel 1993 con il governo di Atene. In base a quell'accordo, un eventuale tentativo di invasione da parte turca determinerebbe uno scontro diretto tra Grecia e Turchia. La credibilità della mossa dipende ovviamente dalla possibilità di un tempestivo intervento greco: per questo la base venne costruita in questa località situata sulla punta Nord-occidentale dell'isola, cioè alla minima distanza possibile dalla Grecia. Le misure di ritorsione di Ankara per ora si sono limitate all'invio di sei F16 alla base di Lefconikos, costruita dopo l'invasione. Ma ieri ripetuti passaggi a bassa quota di squadriglie dell'aviazione militare turca su Nicosia hanno allarmato la popolazione. Mentre ad Ankara il ministro degli Esteri Ismail Cem dichiarava che «all'aggressività greca verranno opposte tutte le contromisure indispensabili», il primo ministro Mesut Yilmaz a sua volta rincarava la dose avvertendo che «la Turchia non desidera una guerra a Cipro, ma dalla recrudescenza della tensione la prima a soffrire sarà la popolazione greca». Atene per ora reagisce con moderazione. Il portavoce Dimitri Reppas ha rilevato che il diritto alla difesa comune dei ciprioti è un dato di fatto e che l'invio dei sei aerei da combattimento turchi non preoccupa il governo. Il portavoce del governo greco-cipriota ha affermato che quella turca è una azione «illegale» e ha preannunciato che prenderà le opportune misure in sede internazionale. Stessa posizione l'ha espressa poco dopo il sanguigno ministro degli Esteri greco Theodore Pangalos. Ma la situazione viene giudicata con serietà sia nell'ambito della Nato, Alleanza di cui Grecia e Turchia sono Paesi membri, sia a Washington. Ieri un portavoce del Pentagono, pur ribadendo che la soluzione dev'essere diplomatica, ha annunciato che domani la portaerei «Eisenhower» entrerà nel Mediterraneo con la sua squadra, e che «sarà disponibile per ogni eventualità si dovese presentare». Minas Minassian /jet conta mezzaluna abassa quota su Ntcòsià Egli Stati Uniti inviano la portaerei Eisenhower Capo Kormokitis Capo **** Capo Apostolo Andrea t | Controllato dai greci t'"'\ Controllato dai turchi

Persone citate: Apostolo Andrea, Dimitri Reppas, Eisenhower, Eisenhower Capo, Ismail Cem, Mesut Yilmaz, Minas, Minassian, Rauf Denktash, Theodore Pangalos