In Calabria

In Calabria In Calabria Inquinavano stop a 5 ditte REGGIO CALABRIA. Cinque aziende per la lavorazione e la trasformazione dei prodotti agrumari sono state sequestrate dalla Guardia di Finanza nella zona di Rosarno. Dalle indagini delle Fiamme Gialle è emerso che le cinque aziende si sarebbero rese responsabili di reati ambientali poiché avrebbero scaricato i residui della lavorazione degli agrumi nelle acque del fiume Mesima. Gli stessi residui finivano poi in mare provocando l'inquinamento delle acque antistanti gli abitati di Nicotera, San Ferdinando e Gioia Tauro, comuni ad alta densità turistica. Le indagini sono durate oltre tre mesi, con numerose ricognizioni aeree nella zona interessata ai fenomeni d'inquinamento e servizi di appostamento e pedinamento. La aziende agrumarie poste sotto sequestro, per un valore complessivo di 50 miliardi di lire, sono la Agrosucchi, la Filda, la Valsole, la San Gennaro e la Bimare frutta. Denunciate, in stato di libertà, sei persone e anche altri imprenditori del settore agrumario, sempre per reati di natura ambientale, [r. v.)

Luoghi citati: Calabria, Gioia Tauro, Nicotera, Reggio Calabria, Rosarno, San Ferdinando