X-Files, ultimo appuntamento con la sindrome del complotto

X-Files, ultimo appuntamento con la sindrome del complotto Esce il film che sintetizza una diffusissima convinzione degli Usa X-Files, ultimo appuntamento con la sindrome del complotto NEW YORK DAL NOSTRO INVIATO Elicotteri neri sopra New York e file ai botteghini dei cinema per prenotare il primo spettacolo di domani. Gli appassionati del genere hanno già capito: esce sugli schermi «X-Files», trasposizione cinematografica della serie televisiva che da cinque anni appassiona l'America (e ora anche l'Italia). Partendo da una base di venti milioni di telespettatori per episodio, il film punta a fare u record d'incassi dell'estate (unico possibile sfidante: il fantascientifico e quasi-terminale «Armageddon»). L'evento occupa i dibattiti televisivi, le copertine dei settimanali, le messaggerie su Internet. Pensare che sia solo spettacolo è riduttivo. «X-Files» è espressione di una corrente di pensiero radicata nella società statunitense: la «Conspiracy Theory», teoria del complotto, secondo cui il governo conosce la verità su eventi terrestri ed extra-terrestri, ma la tiene nascosta (negli X-Files, appunto). Quando, nel 1993, Chris Carter ideò la serie, fece un'abile operazione di marketing, intercettando una tendenza e dandole un'espressione. Da allora, le teorie del complotto sono cresciute e si sono moltiplicate. Le domande sono: a cosa credono gli americani e fino a che punto? Perché? E tutto questo ha senso o è pura paranoia? E queste sono le risposte. 10,100, 1000 X-FILES. Andate in libreria. Un best seller che resiste da tre anni si intitola «160 principali complotti di tutti i tempi» (nella prima edizione erano 50, ma già si prepara quella di fine millennio con appendici riguardanti la morte di Lady Diana e i misteriosi effetti della perturbazione atmosferica nota come El Nino). Tra le tesi sostenute: Gesù Cristo, .dopo. lajnrocifissione non è asceso al cielo, ma si è trasferito in Francia, creando un borgo dove è custodito il Sacro Graal e da cui l'Europa trarrà l'energia per conquistare il mondo; l'esplosio ne dell'aereo Pan Am a Lockerbie è stata l'esito di una lotta tra fazioni rivali nella Cia; il virus del l'Aids è stato diffuso per ordine del Pentagono («nel 1978 oltre mille omosessuali non monogami ricevettero una vaccinazione gratuita contro l'epatite B, a cura del ministero della Sanità, oltre set tecento di loro sono morti di Aids»). Andate in edicola. Sugli scaffali troneggiano «Nexus» («Le autorità sanitarie sanno che i vaccini contengono in realtà altri virus, ma non fanno nulla per eliminar li»; «Il Vaticano ha la documentazione completa sullo sbarco di extra-terrestri in Sudamerica»); «Ufo Files» (titolo: «Alien-Clown Connection», sottotitolo «Non c'è niente da ridere», infatti «molti di coloro che sono stati rapiti dagli alieni hanno paura dei pagliacci e fanno incubi che li riguardano: è perché gli extra-terrestri si travestono da clown per avvicinare i bambini e sequestrarli, poi rispe dirli sulla Terra»); «Angels and Aliens» («Un agente segreto rac conta: un angelo mi salvò la vita con la sua spada fiammeggiante, a patto che rivelassi tutte le male fatte della Cia»). Navigate su Internet. I siti in cui sostare sono Parascope.com («Il Nuovo Ordine Mondiale, ovvero come un governo centralizzato ci controllerà attraverso il chip che avremo nel corpo per usare le dita come carte di credi to»), Disinfo.com («Il nemico si chiama Onu, ovvero come i ca seni blu intendono occupare la California» e c'è un meccanico di Fort Bragg che ha lasciato un messaggio per dire che ha già preparato un bunker nel suo garage), Conspire.com («Ecco i veri X-Files: l'Fbi ha smesso di archiviarli qliando ha capito che gli Ufo non avevano intenzioni sovversive»). A lasciarsi convincere da que¬ ste «teorie del complotto» saranno meccanici della California, ma a sostenerle sono professori universitari di mezza America. Quando scrivono un libro, entra in classifica. Quando vanno in televisione si impenna l'audience. La maggioranza crede davvéro agli Ufo (e agli angeli). Nessuno all'Fbi. Perché? IL PECCATO ORIGINALE. Se un bambino vuole un bene dell'anima a suo padre, lo vede morire ammazzato e la mamma gli racconta che è stato Macchia Nera, il minimo che possa capitare è che il ngazzino (oltre a crescere con qualche trauma) nóri creda più a una parola di quello che gli dicono e veda dovunque verità alternative, fantasmi, alieni e angeli. Trentacinque anni fa ammazzarono il presidente John Fitgerald Kennedy e poi spiegarono (con novemila pagine di rapporto della commissione d'inchiesta Warren) che era stato un omino di nome Lee Harvey Oswald. <Ba solo. Va da sé che ora esiste (su Parascope.com) un file chiamato «Il mi- stero di Oswaldo» in cui appare una foto di emigranti (italiani?) via nave nell'Ottocento e si rintraccia tra questi uno che ha la faccia di Lee Harvey, sostenendo che ha viaggiato nel tempo per commettere l'assassinio di Dallas. Di tutte le «teorie del complotto» questa è la più delirante e divertente. Se ne può anche ridere (col permesso dei pagliacci marziani). Di altre, meno. Su quello che è accaduto a Lockerbie (come a Ustica o sul volo TWA 800) c'è poco da scherzare: qualunque tesi venga avanzata è forse meno complessa della verità. E lo scenario di un mondo in cui ogni nostro movimento viene ricostruito da un Ente Supremo che controlla l'uso dei nostri mezzi di pagamento e comunicazione è assolutamente plausibile. Ma l'intero impianto del complotto alle spalle dei cittadini inconsapevoli può ancora resistere? TUTTO IN COPERTINA. La risposta prevalente è che il segreto di Stato è ormai antiquariato. Ha scritto «Newsweek»: «Il presidente degli Stati Uniti è sotto accusa per non aver saputo tenere nascosto il segreto meglio custodito al mondo. Se volesse insabbiare la diffusione di un virus proveniente da altri pianeti, auguri!». Nella società di vetro, fibra ottica e pettegolezzo, poco resta davvero occulto. Il punto è che quel poco riguarda le cose più importanti. Di Bill Clinton e Monica Lewinsky (più o meno) sappiamo. Delle sue tresche con misteriosi cinesi, meno, nonostante le registrazioni audio e video. Luci in camera da letto (o nell'ufficio ovale, che sarebbe la dependance) e attimi di inspiegabile black-out sull'Air Force One. Improbabile che ci sia un piano segreto per la conquista di Sacramento da parte dei caschi blu, ma possibile che qualche DFiles sull'incidente nel tunnel dell'Alma esista non solo nella mente di mister Al Fayed. Di tutti i segreti, in questa vigilia di un film che, nei cartelloni pubblicitari, proclama «La verità sta arrivando», uno soltanto resiste e appassiona i cittadini della più grande potenza del pianeta: è vero che questa volta gli agenti speciali Fox Mulder e Dana Scully si baceranno? Da domani, tutta la verità. E i retroscena del complotto che ha portato al misfatto. Gabriele Romagnoli L'attesa per la pellicola si spiega col fatto che dalla strage di Lockerbie all'Aids agli alieni gli americani credono che il governo conosca la verità su ogni mistero ma la tenga nascosta L FENOMENO X-FILES «MHPÀCUmiHOllDfc 5 SPETTATORI IN AMERICA: 20 milioni a puntata PAESI CHI IO TRASMETTONO: 60 EROI POSITIVI: gli agenti speciali Mulder [David Duchovny] e Scully [Gillian Anderson] EROI NEGATIVI: L'Uomo che fuma e L'Uomo con le unghie curate SIMBOLI DEL MALE) elicotteri neri e treni fantasma; api e chicchi di grano MISSIONE DA COMPIERE: sconfiggere la Grande Cospirazione degli alieni e dei loro alleati terrestri per la conquista del pianeta lllllll . ^i:'l|Ì|' lllllli Hi convinzione degli Usa A sinistra l'attentato del 1963 a Dallas in cui venne ucciso il presidente Kennedy. In alto i protagonisti di X-Files: il film tratto dalla serie televisiva esce domani negli Usa