«Anche Israele ha fatto scoppiare un'atomica» di Aldo Baquis

«Anche Israele ha fatto scoppiare un'atomica» LA CORSA AL NUCLEARE Il governò smentiste. L'esperimento, sotto i fondali del Mar Rossof sarebbe stato tìtevato in J^itto Nei giorni dei test indo-pakistani: interrogazione di due deputati «Anche Israele ha fatto scoppiare un'atomica» TEL AVIV NOSTRO SERVIZIO Mentre India e Pakistan erano impegnati il mese scorso nel loro braccio di ferro atomico, anche Israele avrebbe condotto un esperimento nucleare segreto nelle acque del Mar Rosso. Il grido di allarme è partito da uno scienziato egiziano che ha studiato gli spostamenti dei fondali del Mar Rosso registrati dai suoi strumenti il 28 maggio scorso, proprio quando il Pakistan rispondeva con cinque test atomici ai cinque esperimenti condotti dagli indiani l'I 1 e il 13 maggio nel deserto del Rajasthan. In un acceso dibattito ieri alla Knesset, i deputati Rafi Elul (laburista) e Abdel Wahab Darawshe (partito arabo democratico) hanno chiesto al vice-ministro della Difesa Silvan Shalom cosa ci fosse di vero ne¬ gli allarmanti diagrammi pubblicati dallo scienziato egiziano. In ossequio alla tradizione, nemmeno in quest'occasione Shalom ha svelato se Israele disponga di un potenziale atomico: cosa di cui del resto sono convinti tutti gli scienziati mondiali a partire da Frani: Barnaby, uno studioso britannico che nel 1986 incontrò a lungo a Londra Mordechai Vanumi, il tecnico nucleare pacifista, impiegato a lungo nella centrale atomica di Dimona. Già allora Barnaby stimava in 200 gli ordigni nucleari in possesso d'Israele. Ieri alla Knessest Shalom si è limitato a dire che le informazioni dello scienziato egiziano «sono infondate» e che i Paesi vicini ad Israele non hanno niente da temere. Il 28 maggio una scossa di 6,2 gradi nella scala Richter era stata avvertita sia in Israele, sia in Egit¬ to. Secondo l'agenzia di stampa israeliana «Itim», la scossa era stata sentita in modo netto ad Eilat. «Sono stato informato che Israele ha fatto esplodere una bomba al neutrone» ha detto il deputato Darawshe. Ma Shalom gli ha risposto che Israele è firmatario della convenzione contro i test nucleari e che la rispetta rigorosamente. Israele, ha aggiunto, esorta anzi tutti i Paesi della regione ad aderire a questa convenzione. Sulla cooperazione nucleari fra Israele e India, i Paesi arabi - e in primo luogo il Pakistan - hanno avanzato numerose congetture. Proprio per impedire che si creasse l'impressione di una cooperazione troppo intima, il 14 maggio il Capo di Stato Maggiore israeliano, generale Amnon Lipkin Shahak, aveva preferito annullare una visita in India, progettata da tempo. Eppure poche settimane dopo il «Washington Times» - solitamente bene informato in questioni militari - aveva riferito che il capo del progetto missilistico indiano si era recato in visita in Israele due volte negli ultimi due anni. Alla vigilia dei suoi esperimenti nucleari, il Pakistan ha chiesto agli Stati Uniti di indagare se per caso Israele non si accingesse a bombardare i suoi centri di ricerca. La risposta - fornita dall'ambasciata d'Israele a quella del Pakistan a Washington - è stata negativa. Si è poi appreso che l'allarme pakistano era scattato dopo il passaggio vicino ai suoi confini di un aereo israeliano che portava in Cina l'automobile blindata personale del premier Benyamin Netanyahu, alla vigilia della sua visita a Pechino. Aldo Baquis

Persone citate: Abdel Wahab Darawshe, Amnon Lipkin Shahak, Barnaby, Benyamin Netanyahu, Darawshe, Frani, Mordechai Vanumi, Richter, Silvan Shalom