Al vertice i segretari fanno pretattica di Antonella Rampino

Al vertice i segretari fanno pretattica Al vertice i segretari fanno pretattica Tutti d'accordo con tutti, solo Rifondazione ripete «no» In un clima sereno, prendendo un caffè nell'appartamento privato del presidente del Consiglio, Dini e Marini hanno tessuto l'elogio del governo Prodi con tale fervore che a un certo punto è sembrato quasi che il presidente del Consiglio potesse arrossire, ma di fatto nessuno si è spostato di un millimetro dalla propria posizione. Un vertice di avvio di una fase che sarà comunque lunga e difficile: l'obiettivo centrato, fa sapere il vicepresidente del Consiglio Walter Veltroni, è quello di «fissare un'agenda» per la soluzione dei molti problemi sul tavolo. L'idea della maggioranza è di convocare ancora un paio di questi vertici, per poi fissare una data nella quale verrà dato l'annuncio al Paese del «nuovo ciclo», questa la parola d'ordine per la fase riformatrice che dovrebbe portare il governo al Duemila. «Il lavoro è appena cominciato», ha detto lo stesso Veltroni lasciando Palazzo Chigi due ore prima di quanto \ revisto per non far tardi, insieme a Prodi, ill'appuntamento imprevisto con Nelson Mandela. Un «nuovo ciclo .'^rmista» di cui però ieri pomeriggio e solo stata stilata l'agenda: tutti i segretari, da Marini a Bertinotti, da Manconi a Dini, e compreso lo stesso D'Alema, si sono semplicemente limitati a esprimere la propria posizione «di programma», e nessuno ha replicato alle opinioni dell'altro. E, visto che l'occupazione e le tasse sono in primo piano, stando lutti bene attenti a non dare i numeri: perché la riunione aveva in Ciampi, ovvero nella compatibilità con le casse dello Stato, il convitato di pietra. Un Carlo Azeglio Ciampi che però aveva fatto col responsabile economico di Ri¬ fondazione, nonché presidente della commissione Industria della Camera, Nerio Nesi una sorta di «pre-vertice». Un lungo colloquio di buon mattino a via XX Settembre, che aveva ovviamente un ordine del giorno del tutto diverso, ma nel corso del quale Nesi ha «sondato» la disponibilità del Tesoro verso le richieste di Rifondazione. Stamattina, proprio alla sede del partito di via del Policlinico, ci sarà la riunione della segreteria nazionale, alla quale Nesi è stato invitato proprio per «riferire». L'avvio del «nuovo ciclo» è invece fissato dopo il 23 giugno, quando ci sarà il voto sulla Nato, e il «no» di Rifondazione: proprio per dimostrare che su quel voto la maggioranza non si spacca. Antonella Rampino