Scoperte le terme cantate da Orazio di Andrea Di Robilant

Scoperte le terme cantate da Orazio Gli scavi dell'americano David Soren portano alla luce a Chiusi un complesso di età romana Scoperte le terme cantate da Orazio Polemiche per l'annuncio dato sul «New York Times» WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE «La vasca diventava sempre più grande. Poi abbiamo trovato il tempio al centro. Infine la sorgente, dalla quale ancora oggi sgorga un'acqua fresca. E in quel momento abbiamo pensato: "Allora erano queste le terme decantate da Orazio, dove l'imperatore Augusto veniva a prendere le acque!"». David Soren, professore di archeologia all'università dell'Arizona, rievoca al telefono, dalla Pensione Andrea a Chianciano dove sta cenando con i suoi colleghi americani, l'emozione di quel primo momento poche settimane fa quando, scavando tra le pietre antiche vicino a Chiusi, fece «quel meraviglioso collegamento» con un luogo e una storia di duemila anni fa. «Si sa che il medico di Augusto, Antonio Musa, era un gran sostenitore dei bagni in acqua fredda. Anzi, egli cominciò una moda che rimase in voga dal 23 avanti Cristo almeno fino all'inizio del secondo secolo. E sappiamo che le terme dove Musa mandava Augusto erano qui dalle parti di Chianciano». L'acqua della fonte termale è stata analizzata in Arizona e ha rivelato un alto contenuto di calcio e solfati, che probabilmente la rendevano inadatta a essere bevuta. Era da almeno cent'anni che gli archeologi cercavano il sito. Soren, che lavora in stretta collaborazione con la Sovrintendenza, è convinto di averle trovate e lo ha detto al New York Times, che ieri mattina ha annunciato la scoperta, suscitando parecchio clamore. Che ha subito raggiunto il pro¬ fessor Soren a Chianciano. E lui: «Sono davvero sorpreso per tutto questo interesse. Lavoro qui da quattro anni. Abbiamo fatto comunicati stampa che nessuno ha ripreso, conferenze stampa dove nessuno è venuto. E' curioso che la notizia debba arrivare dall'America, ma mi fa comunque piacere che abbia finalmente suscitato interesse in Italia». Angelo Bottini, sovrintendente ai Beni archeologici, conferma: «L'associazione geoarcheologica di Chianciano e il gruppo di archeologi americani guidati da Soren hanno pubblicato un articolo questa primavera su una rivista che ha in copertina la ricostruzione computerizzata delle terme». Ma aggiunge: «Questi scavi sono sicuramente importanti, ma non destano tra noi così tanto scalpore. Il complesso è forse il più importante del Senese, ma ho qualche riserva nel definirlo uno dei maggiori in Italia». Bottini lascia anche intendere che l'articolo del New York Times sarebbe una trovata pubblicitaria dell'Università di Tucson per attirare attenzione e fondi. Il professor Soren non si lascia toccare dalla polemica. Sa bene che sarà molto difficile - probabilmente impossibile - dimostrare in maniera definitiva che queste so- no davvero le terme di Augusto. Ma continua a parlare dello scavo con entusiasmo ed eccitazione. «La vasca è immensa, lunga almeno trentasei metri e larga ventisei e che io sappia non ce ne sono al¬ tre di simili dimensioni in Italia». Le pareti erano rivestite di eleganti piastrelle. «Ma l'aspetto insolito è che la vasca non era di cemento bensì di argilla - un'argilla impermeabile che si trova da queste parti. E questo mi spinge a pensare che la struttura originaria delle terme sia molto più antica, probabilmente di epoca etnisca. Gh etruschi erano molto avanti nello studio dell'ingegneria idraulica. E usavano l'argilla come base per la malta». A breve distanza, per di più, studiosi guidati dalla professoressa Anna Rastrelli, direttrice del museo di Chiusi, hanno scoperto un tempio etrusco dedicato a Ercole, con strutture risalenti al terzo secolo e una bella scultura di una donna alata con in mano una coppa. Secondo alcuni studiosi la figura ha forti somiglianze con alcune divinità sul fregio del celebre altare di Pergamo. Andrea di Robilant I poeta Orazio

Luoghi citati: America, Arizona, Chiusi, Italia, Washington