Contratti è scontro
Contratti è scontro Federmeccanica Contratti è scontro ROMA. Le richieste dei sindacati per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici «sono fuori dalle compatibilità fissate dall'accordo del luglio '93». A confermare che si prospetta uno scontro per il contratto della più importante categoria dell'industria sono arrivate ieri le dichiarazioni del direttore generale della Federmeccanica, Michele Figurati, il quale ha così commentato le prime ipotesi avanzate ieri da Fiom, Firn e Uilm. Su un punto, però, Figurati ha confermato che Federmeccanica e sindacati la pensano allo stesso modo: la verifica sull'accordo del '93 va fatta prima dell'avvio delle trattative, previsto per settembre. «Altrimenti - ha detto - sul contratto dei metalmeccanici si scaricheranno tutte le contraddizioni di quell'intesa». Sull'orario i sindacati pensano a riduzioni soprattutto per i turnisti, è stato fatto notare a Figurati che ha tagliato corto: «E' comunque un costo». «La richiesta sull'orario - ha poi spiegato Figurati - non è apparsa così forte. Ma è chiaro che comunque si tratta di un aumento di costi importanti non compatibili con la necessità di mantenere o aumentare la competitività delle imprese. Sono richieste che si muovono contro la logica di un miglioramento del sistema». «In sostanza - ha continuato Figurati - le richieste, per ora abbozzate e non del tutto condivise, dei sindacati non mi sono sembrate particolarmente moderate. Certo lo sono rispetto alle abitudini degli Anni 70 e 80. Ma nel frattempo il mondo è cambiato. E quelle richieste vanno oltre i costi sopportabili». Secca la replica di Angeletti (Uilm): «Così le prospettive per il rinnovo del contratto restano buie». E Baratta (Firn) aggiunge: «La rapidità con cui gli industriali si sono apprestati a tirar giù la saracinesca dà l'impressione che il loro vero problema sia di far saltare lo stesso rinnovo».
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