La Stampa - Consultazione Archivio

Eni, un '97 tutto d'oro Il 20% è in mani estere L'assemblea approva un bilancio record Eni, un '97 tutto d'oro Il 20% è in mani estere Gli utili balzati a 5118 miliardi La Borsa attende la quarta tronche Guglielmo MoscaROMA. Circa il 20% del capitale dell'Eni è in mano estera e di questo poco meno del 3,5% negli Stati Uniti. L'indicazione è arrivata ieri dal presidente del gruppo petrolifero, Guglielmo Moscato, nel corso dell'assemblea degli azionisti. «Il flottante dell'Eni - ha precisato Moscato - è, attualmente, pari al 48,8% del capitale. A fine '97, secondo stime estrapolate da un campione di investitori - ha proseguito Moscato - il 40% del flottante in circolazione era all'estero, di cui il 18% negli Usa». L'assemblea degli azionisti dell'Eni, durata quasi nove ore, ha approvato il bilancio '97 del gruppo, che chiude con un utile consolidato record di esercizio di 5118 miliardi (4451 nel '96), un fatturato di 60.718 miliardi ( + 5,2%) ed un indebitamento finanziario netto in calo a 15.587 miliardi (erano 18.509 nel '96). Gli azionisti hanno così approvato la distribuzione di un dividendo di 280 lire per azione (+16,7%) che sarà in pagamento a partire dal 22 giugno prossimo. L'assemblea ha dato, inoltre, il via libero ad un aumento di capitale finalizzato ad incentivare i dirigenti in base al conseguimento di obiettivi prefissati: 22 miliardi di lire, in cinque anni, attraverso l'emissione dell'equivalente di azioni nominali da mille lire ciascuna (pari allo 0,28% del capitale), al cui onere si provvederà annualmente attraverso l'utilizzo di una specifica riserva. Per quest'anno alla riserva destinata allo stock option per i dipendenti è stata attribuita una somma pari a 1,7 miliardi di lire dell'utile netto complessivo (4022 miliardi per la Spa). E' stato, inoltre, innalzato da tre a cinque il numero dei sindaci effettivi: nel collegio il presidente Andrea Monorchio, oltre a Mario Sica e Gianfranco Zanda saranno affiancati ora anche da Aldo Sanchini e Filippo Duodo. All'assemblea c'è stato anche un blitz degli ambientalisti di Greenpeace per protestare contro le scelte di politica energetica del colosso energetico. Un to gruppetto di attivisti dell'associazione, vestiti con caschi e tute da operai petroliferi, ha innalzato un enorme pallone giallo (il sole) collegato attraverso il cavo a una grande spina elettrica, per sollecitare un maggiore impegno nelle energie pulite e in particolare in quella solare. Nel corso dell'assemblea, Roberto Ulissi - rappresentante dell'azionista di maggioranza, il ministero del Tesoro che detiene il 51,1% del capitale del gruppo petrolifero (ma che si appresta a ridurre la sua quota con l'imminente collocamento sul mercato della quarta tranche della privatizzazione dell'Eni) - ha sottolineato che i risultati del gruppo, l'andamento del titolo e «l'entusiastica accoglienza riservata alle precedenti offerte inducono il Tesoro ad attendere con fondato ottimismo il nuovo giudizio del mercato». Moscato, rispondendo alle numerose domande degli azionisti di minoranza che hanno prolungato i tempi dell'assemblea, si è poi soffermato sull'andamento dei prezzi del petrolio e, quindi, su quelli dei carburanti in Italia. «I prezzi di benzina e gasolio - ha detto - dipendono solo per una quota parte (il 10%) dalle quotazioni del greggio e, quindi, non si tratta di variazioni allineate». Novità invece per il «bonus share» di Eni3. Il ministero del Tesoro ha annunciato infatti che tutti i sottoscrittori (esclusi quelli professionali) che avranno conservato ininterrottamente fino all'8 luglio prossimo le azioni sottoscritte un anno fa in occasione del collocamento della terza tranche di titoli del gruppo petrolifero potranno chiedere, dal 9 luglio fino all'8 ottobre prossimi, pena la decadenza dal diritto, l'attribuzione di una azione gratuita ogni dieci titoli acquistati, fino ad un massimo di 300 azioni gratuite. Anche l'emissione Eni4 che si aprirà il 22 giugno prossimo prevede l'assegnazione di una «bonus share» (una ogni dieci) per tutti coloro che conserveranno ininterrottamente per un anno le azioni. [r. e.) Guglielmo Moscato