Bussa al mercato l'offerta Snia Bpd
Bussa al mercato l'offerta Snia Bpd AFFARI E AZIENDE Tre giorni per diventare public company. Il gruppo punta su flessibilità e tecnologia Bussa al mercato l'offerta Snia Bpd Rosa: «Stranieri sorpresi dalle nostre potenzialità» TORINO. Tre giorni per diventare public company. Con l'offerta pubblica di vendita che parte stamane entra nell'ultima e più cruciale fase il processo destinato a fare della Snia Bpd una società a capitale diffuso con grandi potenzialità nei settori della chimica fine, della bioingegneria e dei fui tessili specialistici. Il collocamento si chiuderà venerdì sera e ieri è stato indicato il prezzo massimo a cui saranno assegnate le azioni: 2450 lire. Agli acquirenti sarà infine riconosciuto uno sconto del 3 per cento sulla quotazione ufficiale dell'ultimo giorno ai fini della determinazione del prezzo d'offerta, che sarà il più basso fra l'ufficiale stesso, quello praticato agli investitori istituzionali e il tetto massimo appena fissato. Per lo storico marchio torinese è un passaggio di estrema importanza. La Fiat, che sinora ha controllato la Snia sottoponendola ad un vigoroso programma di rioganizzazione, continua la strategia di concentrazione sul core business motoristico e dunque ha ritenuto di offrire sul mercato la sua partecipazione (45,8% via Sicind) d'intesa con l'altro azionista pesante, Mediobanca (10% via Spafid). Naturale la scelta della formula Opv perché questa, secondo gli uomini del Lingotto, consentiva di mantenere l'unicità della società e assicurare tempi certi e trasparenza del disimpegno del gruppo Fiat. Nei mesi scorsi era emersa la possibilità di una cessione in parti, di uno «spezzatino» come si si suol dire. Ma proprio il buon esito della riorganizzazione ha consigliato il collocamento in blocco. I vertici della Snia sono tranquilli, il roadshow di presentazione dell'offerta è andato bene, (d'attenzione è elevata». Ci sono state manifestazioni di grande interesse, anche da parte degli investitori stranieri racconta Umberto Rosa, armninistratore delegato e presidente della holding chimica -: «Il nostro non è un gruppo molto conosciuto all'estero e il racconto di quanto è stato fatto in questi ultimi anni, unito ai risultati raggiunti, è stata una piacevole sorpresa per molti». H gruppo Snia ha concluso proprio nel 1997 la fase significativa di ristrutturazione, con la cessione di alcune partecipazioni considerate non strategiche. Questo ha contribuito ad aumentare significativamente la redditività che nel 1997 ha raggiunto il 5,6 per cento del fatturato, mentre nel primo trimestre di quest'anno è salita al 5,9 per cento (oltre un punto in più rispetto a quanto fatto registrare nello stesso periodo dello scorso anno). Il risultato netto della Snia nel '97 è stato di 151 miliardi (11 miliardi nel '93). La struttura finanziaria viene definita «solida» e, di fronte ad un patrimonio netto di 1700 miliardi, si pone una posizione debitoria netta di soli 107 miliardi (430 miliardi nel '93). Secondo Rosa, durante il roadshow, gli investitori e gli analisti hanno avuto modo di sottolineare la grande opportunità offerta dall'elevato livello di flessibilità dei settori; ((Anche se non siamo un'azienda grandissima - ha spiegato - possiamo contare su una posizione di leader che è frutto dell'attenta selezione del nostro portafoglio partecipazioni». Inoltre, secondo il presidente della futura public company, «la Snia offre alla chimica un potenziale di crescita nell'alta tecnologia poco comune in Italia». La forza del gruppo, conclude Rosa, «è la capacità di essere competitivi». Una dote, questa, che da oggi si misura col mercato. [r. e. s.] Umberto Rosa, amministratore delegato e presidente della Snia Bpd
Persone citate: Umberto Rosa
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