Risale lo yen, mercati in ripresa di Bruno Gianotti

Risale lo yen, mercati in ripresa Recupera la moneta giapponese, cala il dollaro. Positive le Borse europee Risale lo yen, mercati in ripresa A Wall Street rimane l'incertezza MILANO. Pareva l'inizio di un'altra catastrofe: apertura di Tokyo in forte ribasso, indice Nikkei in perdita dell'1,3% dopo un quarto d'ora, yen contro dollaro a quota 146 (livello più basso degli utimi 9 anni). In più, un'indagine dell'agenzia Reuter a prevedere un'inevitabile svalutazione dello yuan cinese: tra il 5 e il 20% dall'anno prossimo, per bilanciare la svalutazione giapponese e riacquistare quote di export. Poi il rimbalzo, con la moneta del Sol Levante in recupero fino a quota 142, per chiudere intorno a 144, e il Far East limita i danni, dopo la caduta generale di lunedì che ha trascinato Wall Street a perdere 200 punti. Lo yen è rimasto estremamente volatile, ma ha beneficiato delle voci sempre più insistenti di interventi concertati da parte del G-7, mentre le società di assicurazione e i fondi d'investimento americani liquidavano gli eccessivi acquisti in dollari. Un effetto a catena, alimentato da altre voci di vendita di dollari da parte delle banche centrali. Il dollaro è così arretrato sulle principali valute inclusa Francoforte dove è sceso a 1,7995 marchi e ha mostrato la stessa tendenza all'apertura di New York, mentre la lira recuperava posizioni sulla moneta americana e restava sostanzialmente stabile contro il marco. Sulle piazze orientali resta il nervosismo a dettare legge, anche se Hong Kong chiude in rialzo (0,85% l'indice Hang Seng), Tokyo perde lo 0,7% e Singapore si ferma a -0,3%. In rialzo anche Taiwan al secondo progresso consecutivo: il listino ha chiuso la seduta con un +1,60% sui segnali di fiducia sull'economia. Anche Mosca si risolleva: l'indice Rts chiude in rialzo del 4,1%, recuperando oltre la metà del 7% perso lunedì, sulla scia della notizia che una missione delFmi arriverà all'inizio della prossima settimana, probabilmente per discutere un pacchetto di aiuti urgenti. Il riflesso asiatico sull'Europa non si fa attendere: tutte le Borse, eccetto Parigi, aprono con un parziale recupero, tra lo 0,50% e l'I,20% dopo la flessione di ieri. E nel pomeriggio arriva il rimbalzo iniziale di Wall Street: una quindicina di punti positivi, quanto basta a sostenere le chiusure europee. A Milano l'indice Mibtel chiude a +0,68%, a Francoforte l'indice Dax fa segnare +1,16%, a Zurigo lo Swiss Market +0,62%, a Londra il FtlOO +0,24%, a Parigi il Cac40 +0,20%. Restano però i timori per Wall Street, decisamente instabile dopo l'apertura in lieve progresso: scende di 50 punti, recupera e va a chiudere in lieve attivo (37 punti) mentre il mercato obbligazionario chiude la sessione in ribasso. In particolare, i buoni trentennali del Tesoro Usa hanno perso circa 33 dollari, con i rendimenti in rialzo al 5,64 per cento. Fra gli operatori rimane la preoccupazione per la crisi asiatica e la diiscesa degli indici cominciata a maggio. In cifre, lunedì lo scivolone del Dow Jones è corrisposto a una flessione del 6% in due mesi, con l'80% dei titoli in calo del 10% rispetto ai livelh di 12 mesi fa, mentre il 56% è addirittura in ribasso del 15%. Bruno Gianotti Il presidente della Fed, Greenspan

Persone citate: Greenspan, Hang