Cablaggio e Fido in soffitta

Cablaggio e Fido in soffitta II presidente illustra il piano strategico. Imminente un patto con il consorzio europeo Cablaggio e Fido in soffitta Una gaffe svela trattative con Unisource TORINO. Un requiem per Socrate ed uno per Fido. Poi un benvenuto ad Unisource, partner scelto per un'alleanza globale. Nel libro dei fatti di Telecom che Gianmario Rossignolo presenta ai suoi azionisti c'è l'abbandono del progetto «Larga Banda» di cablatura e di quello per il telefonino supercordless da città, strangolati dalle valutazioni economiche sfavorevoli l'uno, e dai successi inferiori alle attese l'altro. In compenso, anche se in maniera un po' rocambolesca, il presidente della holding Tic annuncia l'imminenza di un'intesa con il consorzio Unisource per d'offerta ai clienti multinazionali». E' una «primizia», dice, si tratta e la questione non è stata esaminata in consiglio. Ma per soci ed analisti è comunque una notizia gradita, il segnale del dinamismo internazionale che tutti aspettano e che, per il momento, ha prodotto pochi risultati concreti. Nelle oltre cento pagine del suo discorso, Rossignolo offre cifre e misure di un piano industriale che ancora non s'è visto e che ieri, brillando per la sua assenza, ha provocato l'astensione dei fondi comuni dal voto sul bilancio. Dalle righe emergono progetti e ambizioni, strategie avviate e in cantiere, come quella con la Cable & Wireless per la quale si sta completando la fase di studio ma che già promette una gestione comune di 17 miliardi di minuti voce all'anno. Uno degli obiettivi, dice il neodirettore Massimo Sarmi, «è quello di integrare i servizi, mettendo insieme il meglio della telefonia mobile e quello della fissa». Fra questi, a quanto pare, non c'è più il Fido. Lo avevano lanciato in 28 città all'inizio di gennaio con lo slogan «il telefono di casa esce di casa». Ora si prepara ad uscire di scena. I primi dati consuntivi dell'andamento del Dect (Digital enhanced cordless telecommunications) secondo Rossignolo hanno mostrato «un andamento inferiore alle attese». Un programma nato morto, secondo qualcuno, stroncato dalla concorrenza dei telefonini, secondo altri. Comunque sia, il presidente della Telecom annuncia la costituzione di un gruppo misto con Tim per la «verifica del riposizionamento tecnologico del Dect in una ottica di reinvestimento». E aggiunge che tutte le «iniziative tecniche commerciali» sul Fido sono sospese. Il servizio resta disponibile, senza che nessuno ci conti più di tanto. Del resto, la crisi sembra essere stata nell'aria da sempre. La cam- Massimo Sarmi agna pubblicitaria del Dect era aparsa subito insufficiente, le defiienze del servizio avevano fatto in retta ad apparire: ad esempio, duante le conversazioni in auto la liea non riusciva a soprawire ai essanta chilometri l'ora di velocità. poi c'era stata la lite al momento del varo in consiglio di amministrazione, il 19 dicembre, giorno in cui i consiglieri Francesco De Leo, Gustavo Visentini, Lucio Izzo e Jeffrey E. Livingston si astennero dal votare il progetto. Cambiata la gestione al vertice della Telecom, Fido è stato ritenuto un figlio sfortunato. Nel bilancio esaminato ieri se ne parla per appena sette righe, l'inevitabile preludio all'accantonamento sancito da Rossignolo. Nuove iniziative compenseranno la perdita. Dopo aver annunciato la creazione di unasocietà mistacon la Rai (che ne avrà il 30%) in cui far confluire Je attività di Stream per la piattaforma sulla tv digitale, il numero uno della Telecom ieri s'è lasciato scappare la «primizia». Costretto alla rettifia, ha precisato che «il negoziato con Unisource, durato tutta la note, è ancora in corso. Quindi aspetiamo che venga esaminato dal consiglio di amministrazione». Una svista a mercati aperti, forse provocata dall'entusiasmo dell'attimo. La verità è che ci siamo quasi e manca il sigillo finale, tanto che il consorzio europeo (Poste olandesi, Swiss Telecom e la svedese Telia) conferma che i contatti sono «positivi». In ballo c'è anche la quota dell'1,2 per cento di Telecom che Unisource ha avuto in opzione sino al 13 giugno. Si vedrà, anche perché la carne al fuoco è parecchia. Rossignolo racconta di aver esaminato a fondo sin dall'inizio gli accordi messi in cantiere con At&t ed Unisource ed appare piuttosto critico sopratutto nei confronti degli americani, cosa che capita a pennello nel giorno in cui il Wall Street Journal sferra un attacco a Telecom che ha il sapore di essere una difesa proprio di At&t. «Gli accordi non erano stati finalizzati e in quanto tali non erano stati disdetti - dice il numero uno di via Flaminia - d'altra parte il nuovo management di At&t non aveva espresso un proprio chiaro orientamento positivo verso la conclusione dell'accordo». L'avvicinamento a Cable & Wireless consacrato a maggio «ha prefigurato nuove opportunità» e rotto il fidanzamento. Ufficialmente la Telecom ha sempre dichiarato di voler mantenere h linea aperta con gli statunitensi. Ieri, questi ultimi, hanno anche inviato un messaggio di apertura al dialogo. In pratica, però, ha pochissime chanche di decollare nuovamente. Stesso discorso vale per la grande cablatura che ha sfasciato i marciapiedi di mezza Italia. Doveva essere il nuovo sistema nervoso delle Tic, con la Larga Banda di «Socrate». Rossignolo confessa che «le valutazioni economiche condotte su diversi possibili scenari di sviluppo hanno portato, prima ancora che io arrivassi, alla decisione di sospendere il piano nella forma iniziale». Ora si starmo esaminando «soluzio¬ ni alternative», si pensa di usare il buon vecchio cavo con la tecnologie Adsl. Troveranno senza dubbio una strada. Ma tutto lascia intendere che per Socrate, così come lo conoscevamo, non ci sia un gran futuro. Marco Zatterin Richieste insufficienti per il supercordless Sorpassato il piano per la rete Socrate Una società con la Rai per la tv digitale i maggiori azionisti ELENCO DELLE QUOTE DEI MAGGIORI AZIONISTI TELECOM IN BASE Al TITOLI DEPOSITATI PER L'ASSEMBLEA IN CORSO \\\ AZIONISTI % SUL CAPITALE ORDINARIO o BANCA D'lTAUA 2,29 O GENERAL! 0,84 o IMI 0.75 o CREDIT 0,70 O ALLEANZA ASSICURAZICNI 0,67 o SANPAOLO FONDI 0.63 o COMPAGNIA SAN PAOLO 0,60 o IFIL 0,60 <D CREDIT SUISSE FIRST BOSTON EUROPE 032 cd GENERCOMIT GESTIONE 031 cd COMIT 0,5© cd BANCA MONTE DEI PASCHI Dl SIENA 030 cd FONDAZIONE CARIPLO 030 JPlNA 030 V VV V VVY V V V V glistrcecuFrGuLufresi voCastidedountoesnenanedimRovenopotouncoavfativpesunuTe •. .'';;"v";-:::;:-:v:X:.v;:%'v:;.r: 1 Massimo Sarmi

Luoghi citati: Boston, Italia, San Paolo, Siena, Torino, Unisource