Una canzone per Gianni

Una canzone per Gianni Annuncio alla kermesse organizzata a un anno dalla morte di Versace Una canzone per Gianni L'omaggio diEltonJohn all'amico COMO DAL NOSTRO INVIATO La pioggia mette a dura prova i presenzialisti arrivati a Villa Olmo per la mostra di Versace. Ma Elton John, l'amico di sempre, sfida anche le turbolenze e con il suo aereo privato giunge puntuale da Londra: «Scriverò una canzone per Gianni Versace. Senza parole, solo musica. Note al pianoforte. Lo strumento che lui amava di più. Vorrei intitolarla "bitch" (puttana ndr), perchè era una gag fra di noi. Lui mi telefonava e diceva: "quando vieni a Como, bitch?"». E' ressa di curiosi, i flash scattano impazziti, la polizia argina la folla. Arriva il livido e dinoccolato Rupert Everett seguito da Alberto Tomba. Non mancano gli stilisti Gai Mattiolo, Romeo Gigli, Leila Cunei, Donatella Girombelli. E poi Zucchero, Nancy Brilly, Vittorio Sgarbi. Assenti giustificati da impegni di lavoro: Armani, Ferrè e Naomi (la top è bloccata a Los Angeles). Como celebra, con un party nei giardini di Villa Olmo, il genio creativo di Gianni Versace. Allo stilista, la Fondazione Ratti, voluta dall'omonimo setificio, rende omaggio con due mostre. «Che rabbia, come vorrei che Gianni fosse qui! Lui sì che era un vulcano d'idee. Aveva il coraggio e la capacità di inventare schemi solo per il gusto di romperli. Io ho sicuramente meno talento, ma lo stesso coraggio». E' sincera Donatella Versace mentre, commossa, illustra ai 400 ospiti, la rassegna dedicata al fratello scomparso un anno fa. Una kermesse - in calendario fino al 2 ottobre - che dal Metropolitan Museum di New York si è trasferita in versione più ampia sulle rive del lago. Oltre cento abiti, ai quali si aggiunge una sezione dedicata ai tessuti («La Reinvenzione della Materia»). Accanto a Donatella, il fratello Santo, neo presidente della Camera Nazionale della Moda. «La casa di Como era il nirvana di Gianni. Qui nascerà la Fondazione amici di Versace per creare a un museo multimediale a Villa Erba, punto di riferimento per i giovani stilisti. Il 10 luglio la prima manifestazione a favore della nuova associazione: Béjart presenterà alcune coreografie, compreso il Bolero, utilizzando una serie di costumi inediti disegnati da Gianni», confida Santo prima di lanciare un appello a Veltroni: «La moda è la nostra grande bandiera, valorizziamola come fanno in Francia». La mostra è un percorso che analizza i numerosi volti creativi dello stilista e i suoi legami con il rock, la danza, l'arte figurativa di Andy Wharol e Schnabel. C'è l'abito indossato da Lady Diana: una sottoveste di seta azzurra punteggiata da borchie oro e false pietre dure che formano motivi neoclassici. E' di pizzo nero il vestito da sposa che scioccò la platea negli Anni Ottanta. Chiodi e spille da balia per le toilette sadomaso e punk. E poi maglie metalliche come cotte medioevali. Ogni abito è uno scampolo di storia, un capitolo dell'immaginario trasgressivo di un uomo che ha saputo infrangere tutti i codici dell'abbigliamento. Antonella Antapane Donatella Versace «lo ho meno talento di mio fratello, ma lo stesso coraggio»

Luoghi citati: Como, Francia, Londra, Los Angeles, New York