Cermis L'autodifesa dei piloti di R. Cri.

Cermis L'autodifesa dei piloti Processo negli Usa Cermis L'autodifesa dei piloti WASHINGTON. La tragedia del Cermis? Colpa degli ufficiali di Aviano che non avvertirono i piloti sull'altezza minima da tenere quando si volava sulla zona della funivia. La difesa del pilota Richard Ashby e del copilota Jospeh Schweitzer nella prima audizione di Camp Lejeune ha martellato Richard Muegge, comdandante dello squadrone cui apparteneva l'aereo Usa. L'udienza si è aperta con un braccio di ferro sull'ammissibiHtà di alcune prove raccolte in Italia, che ha portato alla sospensione per due ore. Nessuna prova materiale (per esempio la videocassetta trovata sul Prowler) comparirà in aula. Alla ripresa, Muegge è stato preso di mira dall'avvocato di Schweitzer, Beck. Il legale ha puntato il dito contro la negligenza con cui l'ufficiale al comando (che i magistrati di Trento vorrebbero processare) non fece circolare le disposizioni italiane che fissavano a 2000 piedi l'altezza per i voli a bassa quota. «Lei poteva fare molto per evitare questa terribile tragedia - ha accusato Beck - poteva dire ai piloti: sapete di queste disposizioni?, oppure affiggerle in bacheca. Invece le ha lasciate in una cartella, sul tavolo, per un mese. Né lei né i suoi ufficiali avete fatto nulla per informare i piloti». Muegge ha replicato affermando che il 15 dicembre diversi iifficiali furono informati delle norme italiane. «In ogni caso la responsabilità ultima del volo è solo del pilota», ha aggiunto, ricordando che le norme sulle quote da tenere erano conservate nella cabina, [r. cri.]

Persone citate: Beck, Jospeh Schweitzer, Lejeune, Richard Ashby, Richard Muegge, Schweitzer

Luoghi citati: Aviano, Italia, Trento, Usa, Washington