Criminali di guerra

Criminali di guerra Criminali di guerra E le truppe Nato catturano un aguzzino serbo di Bosnia ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO Per Milorad Krnojelac la via dell'Aia si è aperta ieri mattina alle 8. Acpusato di crimini di guerra dal Tribunale internazionale per l'ex Jugoslavia, l'ufficiale serbo-bosniaco è stato arrestato dalle forze della Sfor, le truppe della Nato e dell'Onu stazionate in Bosnia. Ai tempi della guerra Krnojelac, che era capitano dell'Armata federale jugoslava, comandava la prigione di Foca. Ed è proprio in questa città della Bosnia orientale, a 50 chilometri da Sarajevo, che nelle prime ore del giorno l'hanno fermato i soldati della Sfor. L'arresto è avvenuto senza incidenti. Quando ha capito che non aveva più la possibilità di fuggire Krnojelac si è arreso. Ed è stato immediatamente trasferito in aereo all'Aia. L'ufficiale è incriminato di «omicidio, omicidio volontario, percosse, lesioni volontarie gravi, trattamento crudele, atti disumani sui prigionieri» compiuti tra l'aprile del 1992 e l'agosto dell'anno successivo, periodo in cui fu a capo del carcere di Foca, uno dei più sinistri penitenziari della Bosnia. Foca è stata tra le prime città della Repubblica a cadere sotto il terrore delle milizie serbe che vi hanno massacrato e torturato migliaia di musulmani. Milorad Krnojelac era sulla lista segreta dei criminali di guerra ricercati dalla corte dell'Aia. Il loro numero non è noto, ma tra serbi, musulmani e croati di Bosnia sono già stati rivelati settantacinque nomi. All'arresto di Krnojelac hanno partecipato i soldati francesi e tedeschi della Sfor. Il ministero della Difesa di Parigi, sottolineando «il ruolo importante delle truppe francesi e tedesche», ha voluto precisare che all'operazione hanno preso parte gli uomini delle unità speciali francesi. Parigi era stata infatti accusata dal Tribunale internazionale dell'Aia di non cooperare sufficientemente con la corte. La maggior parte dei criminali di guerra si trova nei territori della Bosnia controllati dai soldati francesi, aveva dichiarato Louise Arbour, procuratore generale del Tribunale. E recentemente il quotidiano americano «Washington Post» ha affermato che l'ufficiale di collegamento per la Nato in Bosnia, il comandante francese Hervé Gourmelon, aveva fatto fallire l'arresto di Radovan Karadzic, l'ex capo dei serbi di Bosnia, numero uno sulla lista dei criminali ricercati. Ingrid Badurina

Persone citate: Foca, Ingrid Badurina, Louise Arbour, Milorad Krnojelac, Radovan Karadzic

Luoghi citati: Aia, Bosnia, Jugoslavia, Parigi, Sarajevo, Zagabria