« Sono la disgrazia del Paese »

« Sono la disgrazia del Paese » « Sono la disgrazia del Paese » La condanna di Blair dal vertice di Cardiff CARDIFF DAL NOSTRO INVIATO Grazie Shearer, grazie Scholes. Poco è mancato che il «mundial» francese guastasse anche la festa europea di Tony Blair. Se non fosse stato per loro, per i due gol inflitti alla Tunisia, dal vertice di Cardiff sarebbero usciti da parte inglese soltanto pianti e reaiminazioni, dopo le prodezze marsigliesi degli hooligans, Le solite teste calde, i soliti violenti. Insomma, la solita storia dell'Inghilterra calcistica: così scomoda per l'immagine della «Cool Britannia» con cui Blair cerca di dare un tono nuovo alla vecchia signora in declino. «Gli hooligans - ha detto il primo ministro - sono una disgrazia totale. Si tratterà anche di un piccolo numero di tifosi, e può anche essere possibile che fossero coinvolti i tifosi di un'altra squadra. Ma non ci sono scuse, proprio non ci sono. Tagliano le gambe a una nazione intera». Una brutta giornata, per Blair tifoso. Al vertice di Birmingham del G8, meno di un mese fa, era riuscito a «manovrare» le riunioni con gli altri capi di governo anzi, a tagliare la seduta del pomeriggio - per seguire la finale di Coppa d'Inghilterra. Una passione non ricambiata dai suoi eroi del Newcastle United, sconfitti. Questa volta Blair non è riuscito a tanto. «Con tristezza», come ha precisato il suo portavoce Alastair Campbell, non ha potuto seguire in tv l'esordio dei «bianchi». «Sarebbe stato anti-europeo», ha ammesso il premier in- glese: perché proprio quando i «leoni» si cimentavano a Marsiglia lui era impegnato in una colazione di lavoro sull'Europa del dopo-2000. Neppure ima tv portatile in un angolo; niente. Vedrà la partita stasera, in videocassetta. Unica consolazione è stata, per lui, che neppure Herr Kohl abbia potuto seguire ieri sera l'esordio della nazionale tedesca contro gli Stati Uniti. D'altra parte il cancelliere non avrebbe potuto mancare alla cena offerta dalla regina Elisabetta nel pittoresco castello di Cardiff. E' stato informato sull'andamento della partita da un assistente, con brevi messaggi scritti a ogni svolta della partita. Ma almeno Kohl non aveva il rovello degli hooligans. La febbre del pallone che di¬ venta xenofobo sfogo teppistico, indice forse di più inquietanti disagi sociali, ha impensierito tutti, nel governo inglese. Il ministro degli Esteri Robin Cook anche lui a Cardiff - ha espresso ieri «choc e vergogna» per le imprese dei teppisti del calcio, coloro che il ministro dello Sport Tony Banks ha definito «una minoranza cretina di zoticoni ubriachi e senza cervello». Ma le condanne non bastano. «Quello che è accaduto è scoraggiante, ma non permetteremo che queste persone rovinino il calcio inglese», ha detto ieri il presidente della Football Association, Graham Kelly. Ma ha escluso il ritiro della nazionale inglese. Lo show deve continuare; con o senza hooligans, anche se in gioco è la nuova giovane e dinamica «Cool Britannia». If. gal.] II ministro Banks «Una minoranza di zoticoni sempre ubriachi» La Federcalcio esclude il ritiro della Nazionale dai campionati