«Solo la Fininvest ignorava All Iberian»

«Solo la Fininvest ignorava All Iberian» Borrelli ironico sulle richieste della difesa «Solo la Fininvest ignorava All Iberian» MILANO. Si è aperto un nuovo fronte nella «guerra infinita» tra Mani pulite e Berlusconi. Il procuratore di Milano Francesco Saverio Borrelli ha polemizzato ieri sulla richiesta di annullamento del processo All Iberian, avanzata dai difensori di Silvio Berlusconi, per «omessa notifica» del decreto di citazione in giudizio alla Fininvest in qualità di parte offesa. «Tutta l'Italia, probabilmente tutta l'Europa - ha sostenuto Borrelli - sapeva del processo. L'unica a non sapere nulla era la Fininvest. Mi sembra paradossale». Borrelli non ha voluto entrare nel merito della questione: «Deciderà il tribunale», si è limitato a dichiarare, né ha commentato la linea della difesa degli imputati: «Non do giudizi se non strettamente tecnici. Posso osservare però che è abbastanza singolare che la Fininvest proclami di non essere stata in condizione di costituirsi parte civile». Per quanto riguarda la posizione della procura milanese, il procuratore ha rinviato a quella già annunciata in aula dal suo sostituto Francesco Greco che si era opposto all'annullamento spiegando che la Francesco Grec Fininvest, «tecnicamente» non sarebbe parte offesa ma solo «uno dei danneggiati» e quindi non sarebbe pensabile avvisare di un processo tutti gli azionisti. Le dichiarazioni di Borrelli hanno suscitato le violente reazioni dell'entourage di Forza Italia. «Mi sembra francamente paradossale ha detto l'ex ministro Franco Frattini - la dichiarazione del procuratore della Repubblica di Milano, secondo cui la notorietà, attraverso i media, del processo in corso avrebbe reso superflua la notificazione prescritta del codice di procedura penale a pena di nullità». Frattini ha rinnovato la richiesta di una commissione parlamentare d'inchiesta su Tangentopoli. Ancora più duro il vicepresidente dei senatori azzurri Marcello Pera: «Questa volta la mente raffinatissima del procuratore Borrelli ha commesso un errore tanto grave che, al confronto, farebbe bella figura anche il più disastrato studente del terzo anno di giurisprudenza. Dovrebbe essere rimosso, ma Flick naturalmente tremerebbe al solo pensiero», [r. i.] Francesco Greco

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