Vaticano, fulmini sul Ppi di Marco Tosatti

Vaticano, fulmini sul Ppi La critica dell'Osservatore sul caso-feconda2ione: in passato troppi compromessi in nome del male minore Vaticano, fulmini sul Ppi «1cattolici non votino cattive leggi» CITTA' DEL VATICANO. L'Osservatore Romano riparte all'attacco, mentre il Presidente della Repubblica si è informato direttamente, convocando al Quirinale i «popolari» Rosa Russo Jervolino e Antonello Soro, sull'ampiezza dello scontro, per trovare il modo di disinnescarne le possibili conseguenze. L'Osservatore Romano aveva prima taciuto, e poi dato una risposta di basso profilo, nei giorni caldi della polemica, alle pesanti critiche di Marini. Ieri in un commento chiaramente concordato con la Segreteria di Stato, e non firmato, quindi attribuibile al direttore, Mario Agnes, difende la posizione del giornale. «Cattolici senza aggettivi. La coerenza dell'Osservatore Romano» è il titolo. «Sulla questione della fecondazione assistita continuano, qua e là, interventi talvolta puntuali, spesso unilaterali, raramente obiettivi», scrive l'Osservatore. «Mentre alcuni rivelano serena tensione a chiarire la problematica alla luce della legge di Dio e del Magistero del papa e dei vescovi in comunione con lui senza riserve e senza sottili distinguo, altri sono superficialmente poh- ticizzati e tendono soltanto a catalogare in questo o in quello schieramento chi ha osato radicare nei principi la questione». Marini aveva rimproverato all'Osservatore, e soprattutto ad Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, di parteggiare per Cossiga e «Forza Italia». L'accusa deve aver dato fastidio, anche perché alcune voci autorevoh dell'episcopato italiano - la più recente quella del cardinale Martini, ma non solo - hanno di¬ feso il difficile mestiere dei cattolici in pohtica, obbligati al compromesso. Inoltre l'Osservatore, pesantemente critico verso i giudici e Di Pietro, non ha mai lesinato critiche a Prodi e al suo governo. Indizio di una certa simpatia della Segreteria di Stato verso altre zone della diaspora cattohca. Quindi la polemica di Marini brucia, eccome. «In questo modo si banahzza la tematica - scriveva ieri l'Osservatore - segnando a dito persone che, almeno come tali, hanno diritto al rispetto della propria dignità. E' un vecchio metodo. Quel metodo che Giorgio La Pira riteneva un ostacolo per una "società proporzionata a questa epoca"». E' difficile non leggere in queste parole un'autodifesa del direttore dell'Osservatore Romano, che poi sceghe per sé ima parte diversa. «Vedersi catalogati è la sorte dei cattohci senza aggettivi. Tra cattohci democratici, cattolici moderati, tra clerico moderati e così via perché non riconoscere anche che vi sono - e sono tanti! - cattohci senza aggettivi?». La risposta è ovviamente positiva; e Agnes definisce il genere in questo modo: «Cattohci che hanno servito la Chiesa non strumentalizzandola, hanno rinunciato a carriere di ogni tipo, hanno pagato di persona il proprio essere cattohci ed il proprio parlar chiaro quando si è trattato di difendere e di diffondere principi fondamentali della Verità sull'uomo. Se proprio piace catalogarci, ci si chiami pure cattohci petrini». Con un riferimento all'autorità pontificia (peti-ina, appunto). E' una difesa «ad personam»; e infatti l'Osservatore pubblica, come (mezze di appoggio», e a testimoniare la coerenza del suo direttore, alcuni documenti degli anni passati. Il primo è del 2 marzo 1975, quando Agnes era presidente di Azione Cattohca; un attacco a ima sentenza della Corte Costituzionale prò aborto; poi ■ il commento dell'8 aprile 1990 all'abdicazione per un giorno di re Baldovino, gesto compiuto per non firmare una legge prò aborto; e un ricordo dell'agosto 1993 del gesto del re, in occasione della sua scomparsa. Infine, un commento del 4 giugno 1998 contro la «fecondazione assistita». Conclude l'Osservatore: «Alla luce di questi documenti ha ancora senso oggi appellarsi alla teoria del male minore? Una cosa è certa: in Italia, in nome del male minore, le leggi del divorzio e dell'aborto portano la firma anche di cattohci. Un'ombra che turbò allora gh animi di tanti cattohci semplici e lineari e che non può ora diventare ancora più lunga e tetra». Sull'argomento è intervenuto anche il «Sir», Servizio Informazioni Religiose, l'agenzia dei vescovi. Per i cattohci «è tempo di dire le cose con schiettezza, non per interessi di parte». L'agenzia raccomanda di «essere più coraggiosi nel discernimento e più franchi nella proposta». Marco Tosatti Il segretario dei popolari Franco Marini con Papa Giovanni Paolo II in un'immagine che risale al 1991

Persone citate: Antonello Soro, Baldovino, Cossiga, Di Pietro, Franco Marini, Giorgio La Pira, Giovanni Paolo Ii, Mario Agnes, Rosa Russo Jervolino

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Italia