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 Salerno & Minoli per un pugno di libri Salerno & Minoli per un pugno di libri NON è facile restare a galla in epoche di continue tempeste. Qualcuno ci prova ugualmente anche perché in fondo, mentre i direttori cambiano e i nuovi assetti vanno prendendo forma, qualcuno che pensi ai programmi, cioè al prodotto che l'azienda Rai ha il compito di sfornare, ci deve pur essere. E' il caso di Andrea Salerno, 33 anni, braccio destro dell'ex presidente Rai Enzo Siciliano, uno dei promoter della campagna elettorale dell'Uivo nel '96, tra i fondatori della rivista politico-culturale «Reset». Dopo aver assistito al cambio al vertice di viale Mazzini, il giovane emergente Salerno non è rimasto con le mani in mano. A differenza dei tanti che, stipendio sicuro a fine mese, usano rivolgere altrove le proprie attenzioni, ha cominciato a guardarsi intorno per trovare il modo di continuare a lavorare dentro la Rai. Abbandonata la scrivania al settimo piano, Salerno aveva individuato in Giovanni Minoli (foto), grande amante degli esperimenti in tv ed ex direttore di Raitre, la guida adatta per mettere in pratica le idee. La prima, il programma dedicato alla lettura intitolato «Per un pugno di libri», ha funzionato e per questo, salvo mutamenti dovuti alle ultime nomine, dovrebbe proseguire anche a luglio. Nel frattempo Salerno prepara un altro appuntamento di fine estate: si tratta della striscia quotidiana che dovrebbe essere trasmessa da Venezia, nei giorni della prossima Mostra del cinema. Per la coppia dei conduttori erano stati fatti i nomi del critico ed esperto di cinema Paolo Mereghetti e di una partner femminile, forse Asia Argento o forse, più probabilmente, una rediviva Ambra. Riuscirà a realizzarli, anche dopo l'ultimo ribaltone Rai? [Fulvia Caprara]