IL RITRATTO AMBIGUO DI MOUNIR

IL RITRATTO AMBIGUO DI MOUNIR CASTELLO DI RIVARA IL RITRATTO AMBIGUO DI MOUNIR Quei giovani aitanti e sensuali che piacciono ad Anke Doberauer OUNIR, un bel ragazzo iraniano si sfila la tuta iblu, da operaio, e svestendosi denuncia una spalla, con una movenza sensuale, tipicamente femminile... diremmo noi. «Ma perché mai dovrebbe quella languida posa essere tipica soltanto di una donna?», sembra affermare la pittrice tedesca Anke Doberauer quando ritrae i suoi amici, maschi giovani e aitanti (e Mounir è tra costoro) sorprendendoli persino nell'intimità. Con realismo fotografico e pennellata sicura, Anke raffigura quei ragazzi a grandezza naturale, mentre s'infilano i calzoni, o quando escono dalla doccia av¬ volti da un telo spugna, oppure nudi, in piedi, immobili, statuari che si stagliano su sfondi monocromi, a vividi colori: rosso acceso, blu cobalto, arancio. Una decina di questi dipinti, neorealistici e surreali nel contempo, sono esposti al Castello di Rivara insieme ad una trentina di altri olii su tela realizzati dalla Doberauer dal 1990 ad oggi. Organizzata da Franz Paludetto e Carolin Lindig, la mostra è di fatto una vera e propria retrospettiva che ripercorre tutta l'attività di questa artista tedesca trentaseienne che ormai da alcuni anni vive e lavora a Marsiglia. E sono infatti i dintorni di Marsiglia ad avere ispirato molti dei paesaggi esposti in una sala del piano nobile, accanto ad altre vedute en plein air realizzate proprio a Rivara, nel parco del Castello, come ai tempi della celebre Scuola di Rivara. Il percorso espositivo si conclude all'ultimo piano con una straordinaria serie di ritratti visibili sono nell'oscurità, illuminati da raggi ultravioletti, mentre a luce diurna sembrano insignificanti tele bianche, monocrome. Guido Curio Castello di Rivara Sabato e domenica 14,30-19 o su appuntamento Tel. 0124/31.122 Fino al 31 luglio

Persone citate: Carolin Lindig, Franz Paludetto

Luoghi citati: Marsiglia, Rivara