GIGANTI DELIA MONTAGNA di Monica Sicca

GIGANTI DELIA MONTAGNA A SAN FILIPPO GIGANTI DELIA MONTAGNA Dalla «Valigia dell'avvocato» esce per ultimo Pirandello LTIMO appuntamento per «La valigia dell'avvocato», la stagione del Gruppo Artisti Associati Teatro S. Filippo guidata da Paolo Trenta, già all'opera per varare a luglio il cartellone estivo. A chiudere la rassegna sotto le volte dell'Oratorio, il 13 (alle 21,15) e il 14 giugno (alle 15,30 e alle 21,15, ingresso libero, tel. 541.136), sarà ancora un classico : dopo Shakespeare, Molière, Goldoni, Ibsen e Cechov, non poteva mancare Pirandello, che gli allievi di Trenta hanno esplorato a partire dall'ultimo suo lavoro, «I Giganti della Montagna», rimasto incompiuto e considerato una sorta di testamento spirituale simbolico e allusivo. Il regista sottolinea la componente biografica, e cita un'intervista concessa da Pirandello a «La Stampa» l'I 1 settembre del 1928, in cui già viene delineata la trama del più rappresentato dei tre «miti», con l'eco delle frustrazioni del capocomico. Perché l'opera affronta il problema della posizione dell'arte, quella teatrale in particolare, nella realtà ca- pitalistica e industriale, in rapporto con il mercato e il pubblico, e nella traccia della conclusione, conservata dal figlio Stefano, emerge un forte pessimismo legato alla scarsa approvazione da parte del regime fascista, alla sordità del pubblico, al mancato sostegno finanziario dello Stato. E così va in scena la parabola dell'attrice lise, che vuole portare tra gli uomini il messaggio dell'arte, ed incontra nel suo cammino gli scalognati, stravaganti creature guidate dal mago Cotrone. Abitano lo spazio fuori dal mondo della Villa della Scalogna ed è qui che insiste il lavoro corale di Trenta, nel tratteggiare «una comunità di persone perfettamente solidali fra loro» -. Credono che la poesia possa vivere solo nella fantasia, ma non convincono Use,'che partirà per chiedere aiuto ai Giganti che vivono sulla montagna. Al San Filippo chiudono qui, con «l'orrendo frastuono della loro cavalcata mentre scendono al paese per la festa di nozze». Monica Sicca Gliallievi della scuola di teatro diretta da Paolo Trenta in una scena di «I Giganti della Montagna» A destra Anna Cuculo insieme con Daniele Narcisi