Le seducenti figlie di Hanna una saga familiare tra Svezia e Norvegia

Le seducenti figlie di Hanna una saga familiare tra Svezia e Norvegia BERLINO Le seducenti figlie di Hanna una saga familiare tra Svezia e Norvegia D ESTINO molto fortunato quello di Marianne Fredriksson, scrittrice nata in Svezia nel 1927, e diventata giornalista di successo prima di intraprendere la carriera letteraria nel 1980. Destino fortunato perché il suo Hannas Tòchter, voluminoso romanzo pubblicato da W. Krùger e in Italia da Longanesi col titolo Le figlie di Hanna, è da mesi nelle prime posizioni della classifica, a per la precisione questa settimana primo assoluto, contro il secondo classificato Ber Partner (Il socio), di John Grisham (edito da Offman und Campe). Hannas Tòcther è il genere di libro che piace soprattutto alle donne: la saga femminile di nonna, madre e nipote, «unite da un legame più forte di quello del sangue» (quello della condizione femminile), a cui fanno da sfondo maschi dii d troppo determinati o troppo deboli, nell'osservanza delle convenzioni sociali. Quella di Hanna, Johanna e Anna è un'unica storia lunga un secolo, un secolo agitato da profondi mutamenti sociali, che portano il Dalsland, la terra aspra di confine tra Svezia e Norvegia, dalla durissima realtà contadina di ieri al benessere di oggi, passando per le lotte operaie, la devastazione della guer¬ ra, e la nascita del femminismo. Al secondo posto ancora Grisham {Der Partner), al terzo Benoite Groult {Leben heibt frei sein) mentre Ken Follett è quarto (Der dritte Zwilling), Jacq nono {Ramses) e Marias decimo {Morgen in der Schacht denk an mich): anche nei bestseller spira ormai un «eurotrend», ovviamente sempre con forti correnti Usa.

Luoghi citati: Italia, Norvegia, Svezia, Usa