E dopo la laurea, l'università per amico

E dopo la laurea, l'università per amico Dulbecco e Violante tra i fondatori dell'associazione che vuole rilanciare l'ateneo torinese E dopo la laurea, l'università per amico TORINO E' la voglia di far conoscere il glorioso passato dell'ateneo, le sue preziose collezioni uniche al mondo, le sue decine di biblioteche, i suoi grandi laureati. Di sostenerne i progetti, valorizzarne l'immenso patrimonio culturale. La voglia di far rivivere i busti dei grandi che ornano il loggiato dello storico palazzo di via Po, ma anche di premere il pedale dell'acceleratore verso il nuovo secolo. Sono le ragioni della nascita dell'associazioni; «Amici dell'Università», che oggi presenta ufficialmente i suoi progetti ed il suo spirito, con la cerimonia inaugurale (prevista alle 18,30) nell'aula del primo Parlamento italiano, al Museo del Risorgimento di piazza Carlo Alberto. Al varo dell'associazione ci sarà uno dei grandi ex studenti dell'Università degli Studi, il Nobel per la Medicina Renato Dulbecco. Ma a tenere a battesimo quella che sarà anche una sorta di «club dei dottori», con il rettore Rinaldo Bertolino e il presidente dell'associazione Piero Peradotto, ci sarà oggi anche il pre¬ sidente della Camera Luciano Violante, con il sindaco, i presidenti di Regione e Provincia, e il presidente del Comitato del Risorgimento di Torino Umberto Levra. L'idea è venuta pochi mesi fa ad un gruppo di ex laureati dell'Università degli Studi, divenuti poi i soci fondatori: quanti, tra gli oltre centomila che sono divenuti dottori all'ateneo di via Po, conoscono a fondo la loro università? Quanti sanno di essere stati in qualche modo compagni di Luigi Einaudi ed Erasmo da Rotterdam? Perché, come accade nei Paesi di tradizione anglosassone, non cercare di riunire l'esperienza di quanti hanno avuto successo nella società civile anche grazie a quella laurea conseguita a Torino, per sostenere i progetti dell'ateneo e promuoverne l'immagine nel mondo? L'idea s'è subito concretizzata. I fondatori sono, con il rettore e il presidente Peradotto, il professor Giovanni Conso, Paolo Emilio Ferreri, Giorgio Ferrino, Giorgio Giorgi, il notaio Antonio Maria Marocco, Alberto Nicolello, Luciano Roasio, il banchiere Maurizio Sella, il professor Giorgio Verme, Giacomo Zimino. L'Università ha nominato Mario Portigliatti Barbos e il latinista Italo Lana. Da quando, a febbraio, gli «Amici» hanno mosso i primi passi, sono già entrati nell'Associazione (che ha sede in via Verdi 8 e segreteria in corso Matteotti 42 bis) più di mille dottori. Iscriversi non costa che 50 mila lire. I primi progetti? Una conferenza al mese dedicata alle arti e la cultura dell'ateneo torinese, per riscoprire ad esempio i mestieri e la musica piemontese del Seicento, o approfondire la storia della lingua. O ancora, il legame tra Torino e Jean-Jacques Rousseau, le importanti collezioni dell'ateneo. E poi l'avvio di una stagione di grandi convegni, e l'istituzione dì un premio per il miglior giovane laureato di ogni anno. Il rettore Bertolino, tra i più entusiasti promotori dell'iniziativa, sottolinea come «il patrimonio dell'ateneo di due milioni e mezzo di volumi, tra i quali alcuni sono particolarmente rari e preziosi, potrebbero diventare il fulcro di mostre di grande interesse». Giovanna Favro Tra i progetti conferenze mensili su arti e cultura grandi convegni e un premio alle tesi più brillanti Il premio Nobel Renato Dulbecco a destra Luciano Violante

Luoghi citati: Torino