Il gene dei dongiovanni di F. Gal

Il gene dei dongiovanni Il gene dei dongiovanni Una ricerca: nel Dna il desiderio sessuale LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Con il sangue bollente si nasce. E' un gene, secondo un gruppo di ricercatori americani, a determinare l'appetito sessuale, a distinguere i dongiovanni più voraci da chi preferisce passatempi più moderati. E questo significa, secondo il genetista molecolare Dean Hamer e la sua équipe al National Institute of Health di Bethesda, nel Maryland, che prima o poi sarà possibile controllare l'attività erotica con una pillola, sia per accrescere sia per ridurre gli impulsi sessuali. L'autodisciplina o la sua mancanza, insomma, non spiegano perché taluni noti personaggi - dal presidente Kennedy, che confessò al premier britannico Macmillan di avere male di testa se «non lo faceva» almeno una volta al giorno, a Madonna e a Warren Beatty che passano per sessodipendenti - abbiano un eccezionale appetito. La spiegazione, invece, sarebbe soltanto nella produzione, con un processo biochimico geneticamente determinato, di un neurotrasmettitore legato alle sensazioni di pena e di ansia, tanto da essere spesso associato alla depressione: la serotonina. L'appetito sessuale, per quanto possa sembrare paradossale, rientra quindi in un quadro emotivo di tipo depressivo, come hanno anche dimostrato gli esperimenti del pro- fessor Hamer con 250 volontari, dei quali dà notizia il «Sunday Times». Ma anche la mancanza di appetito sessuale si alterna a stati negativi di ansietà. Sarebbe, insomma, tutta una questione di dosi geneticamente predeterminate ma, proprio perché ora se ne conoscono le origini, rimediabili. Non è il Viagra, insomma, che agisce a livello quasi meccanico; anche se a quel farmaco, in taluni casi, le cure del futuro potranno essere associate. Secondo Robin Baker, autore di un libro in cui l'appetito sessuale viene correlato nell'uomo alle dimensioni dei suoi testicoli - un fattore ereditario e quindi genetico - le nuove ricerche non fanno che confermare la sua tesi. Non solo: aiuta¬ no, a suo avviso, a spiegare le due diverse strategie di successo riproduttivo che caratterizzano il genere umano. «Taluni uomini - egli spiega - affrontano la corsa alla riproduzione accoppiandosi con il maggior numero possibile di donne. Altri in vece si dedicano alla protezione della loro compagna dall'interesse degli altri uomini. Entrambi i meto di funzionano; ma oggi sappiamo perché». Ma secondo Martin Richards, un altro ricercatore inglese, il ruolo del gene della libidine «ammesso che esista, è limitato». Altri elementi giostrano nel determinare l'appetito sessuale: dai ricordi d'infanzia alle norme culturali e sociali all'aspettativa creata dalla fantasia umana. [f. gal]

Persone citate: Dean Hamer, Hamer, Kennedy, Macmillan, Martin Richards, Robin Baker, Warren Beatty

Luoghi citati: Londra, Maryland