«Non si parla in chiesa di Vittorio Mussolini»

«Non si parla in chiesa di Vittorio Mussolini» Roma, parroco interrompe la messa «Non si parla in chiesa di Vittorio Mussolini» ROMA. «Si è trattato di un equivoco. Fosse accaduto durante una messa celebrata soltanto in memoria di un defunto mi avrebbe dato fastidio. Ma quella era una messa d'orario. Ho sentito il dovere di interrompere l'omelia perché non si può fare apologia di quel periodo denigrando il presente come gli anni della vigliaccheria e del compromesso». Padre Stefano Salviucci, parroco della chiesa di San Roberto Bellarmino, su piazza Ungheria, nel cuore dei Parioli, motiva così la decisione di interrompere l'omelia di frate Russon, venerdì scorso, durante una regolare messa nel corso della quale si commemorava anche il primo anniversario della morte di Vittorio Mussolini, figlio di Benito. «Il problema non è che non si può parlare di Vittorio Mussolini in chiesa. Avrei fatto lo stesso anche se si fosse trattato di Adriano Sofri, sebbene il paragone non calzi perché Sofri è in prigione - dice ancora padre Stefano prima di chiudersi nel silenzio -. Posso fare soltanto queste precisazioni, il problema non è una parte politica, una celebrazione è una celebrazione e basta». [Ansa]

Persone citate: Adriano Sofri, Bellarmino, Padre Stefano, Sofri, Vittorio Mussolini

Luoghi citati: Roma