Corruzione

Corruzione Corruzione Futi: l'Italia sta migliorando i o i ROMA. Ne ha fatta di strada l'Italia in due anni: «bocciata» nel 1995 in onestà, con un voto inferiore a 3, lo scorso anno si è avvicinata alla sufficienza, riuscendo a ottenere 5,03. Lo rivela il Fondo Monetario Internazionale in uno studio sulla corruzione nel mondo - in cui ne analizza cause, conseguenze e rimedi - e da cui emerge però anche che, quanto a (rettitudine», siamo lungi dalla correttezza che caratterizza i Paesi scandinavi (che hanno tutti almeno un 9) e comunque ultimi tra i quindici della Ue (il cui voto medio è 7 e mezzo). «La corruzione non è un fenomeno nuovo», scrive Vito Tanzi, direttore del Dipartimento fiscale del Fmi, autore dello studio, citando in proposito Dante e Shakespeare, ma anche memorie che risalgono a duemila anni fa (come il libro «Arthashastra» di Kautilya, primo ministro di un re indiano). «Oggi però c'è maggiore attenzione in proposito», spiega. Il problema, ieri come oggi - aggiunge - è come misurarla. Se fosse misurabile in modo diretto, «probabilmente potrebbe essere eliminata», sottolìnea lo studio del Fmi. Invece, l'unico risultato che si può ottenere, incrociando i dati provenienti da varie fonti (fisco, polizia, istituzioni, inchieste giornalistiche, questionari), è la percezione della corruzione da parte dei cittadini. Quanto poi ai fattori che provocano la corruzione (o, almeno, le rendono «fertile» il terreno), lo studio dell'Fmi indica una serie di concause: dal peso della burocrazia alla farraginosità delle nonne, dal finanziamento dei partiti (citando il quale lo studio porta come esempio proprio l'Italia) al livello degli stipendi dei funzionari pubblici, al sistema di repressione, al controllo da parte delle istituzioni. Dove tutti questi fattori sono migliorati - sembra emergere dal rapporto - è diminuita la percezione della corruzione: oltre all'Italia, è il caso della Grecia (passata da un voto pari a 4,04 nel '95 a 5,35 nel '97), del Portogallo (5.55 nel .'95, 6,97 lo scorso anno), della Spagna (4,35 tre anni fa, 5,90 nel '97), dell'Ungheria (4,12 nel '95, 5,18 nel '97) e del Brasile (salito dal 2,70 di tre anni fa al 3,56 dello scorso anno). (Ansa)

Persone citate: Kautilya, Shakespeare, Vito Tanzi

Luoghi citati: Brasile, Grecia, Italia, Portogallo, Roma, Spagna, Ungheria