Buttiglione: ora dobbiamo aprire il dialogo con Bossi

Buttiglione: ora dobbiamo aprire il dialogo con Bossi INTERVISTA IL LEADER DEL CDU Buttiglione: ora dobbiamo aprire il dialogo con Bossi PROFESSOR Buttiglione, la sua prima rimessione sul voto in Friuli qual è? «Beh, prima di tutto ho notato una forte dispersione del voto. Mi pare che ci siano molti gruppi, anche se minori, che non entreranno in Consiglio regionale: raggiungono l'il per cento secondo i primi sondaggi. E poi c'è un continuo calo di votanti, fenomeno già manifestato neUe due precedenti domeniche. E questo rivela una forte disaffezione alla politica. Davvero preoccupante. E poi, balza subito agli occhi anche il buon di Forza Italia, che tiene le posizioni...». Il Grande Centro, nel quale lei sta con Dini, Cossiga, La Malfa e Marini non è andato molto bene. Come mai? «Non direi. Il Cpr ottiene una buona affermazione, anche se indubbiamente inferiore alle potenzialità della vigilia». Forse il suo giudizio è un po' troppo generoso. Siete intorno al 10 per cento... «Ammetto che abbiamo commesso qualche errore nella formulazione dell'operazione Cpr. C'era una forte domanda di centro, però di un centro chiaramente schierato e quindi decisamente l'alternatività alla sinistra. E questo - a onor del vero negli ultimi giorni siamo riusciti a evidenziarlo, e lo stesso partito Popolare ha ammesso di essere alternativo alla sinistra, a livello regionale. Ma la cosa o e arrivata troppo tardi, e non è stata sufficientemente convincente per gli elettori». Il Cdu pensava di avere più voti, vero? «No, per la verità non pensavo di andare meglio. Io ho pianificato le elezioni del 24 maggio assumendo chiaro il tema dell'alternatività alla sinistra, mi pare che in Friuli questo obbiettivo sia stato raggiunto». Berlusconi si concede il bis, dopo le amministrative. Forza Italia si conferma primo partito in Friuli, anche se arretra di poco... «Noi, prima di arrivare al Cpr, volevamo una lista comune con Forza Italia e Cdu per l'Udr. E su quest'operazione avevamo anche spaccato i popolari, perché a livello locale molti sarebbero entrati in questo gruppo. Ma poi si è cambiato in corsa, ed è nata l'alleanza con i popolari. E allora molti che in Forza Italia vedevano con favore l'Udr sono rimasti dov'erano. Sono certo che, se ricominciassimo daccapo, andremmo meglio. Ma non è l'ora dei rimpianti: ora bisognerà riflettere su come governare la Regione. Una Regione con un orientamento chiaro, non a sinistra». E' così, però anche voi con An e Forza Italia senza la Lega non siete maggioranza in Friuli. Cosa farete? «Beh, il dialogo con la Lega dovrà essere riaperto. Anche se il parti¬ to di Bossi, mi pare, arretri sensibilmente. E questo dovrebbe insegnare al Carroccio che l'estremismo non paga. Mai». Già, ma da dove ripartire con qual dialogo che lei auspica? «Dal fatto che, comunque, una giunta di centrosinistra in Friuli non è possibile». Scusi, professore, ma chi va da Bossi in settimana? «Noi non abbiamo problemi a parlare con la Lega e con Bossi su posizioni chiare: governare la Regione Friuli Venezia Giuba valorizzandone la specificità nel quadro dell'unità nazionale italiana». La teoria è chiara, ma chi al¬ za il telefono e chiama la sede del Carroccio per fissare un appuntamento? «Beh, se gli altri hanno paura... ci posso anche andare io, non è un problema». E se Bossi comincia a parlarle di secessione, lei che cosa fa? «Noi non intendiamo fare una giunta secessionista, questo è fuori discussione». E il governo del Friuli Vene zia Giulia? Rischieranno forse di tornare a votare : friulani? «Non lo so. Vedremo se ci saran no altre soluzioni. Ma in quel caso dovrà essere chiaro a tutti che, se ciò accadesse, sarà per colpa della Lega». Altro scenario: la giunta di centrodestra decolla. Come faranno, Dini e Marini, a governare a Roma con Prodi e a Udine e Trieste con gli no mini di Berlusconi? «Credo che una volta scelta la linea dell'alternatività alla sini stra questo non sia più un problema. C'è un centro forte che è in grado di governare con la destra. Semplice, no?». Sarà, ma come farà Marini a spiegarlo ai Popolari? «Io credo che il partito Popolare stia entrando in una fase di ri flessione. Mi pare in tensione per molte ragioni. Potrebbe fare un esperimento in Friuli...». Flavio Corazza «Per il Cpr poteva andare molto meglio E Marini potrebbe fare un esperimento» «Non c'è alternativa al centro-destra più Lega Nord Ma con patti chiari» Buttiglio