Fiat, diventano fissi 1000 assunti a termine di V. Cor.

Fiat, diventano fissi 1000 assunti a termine AUSO & OCCUPAZIONE Soddisfatti i sindacati: la rottamazione ha pagato. Ma a Pomigliano i Cobas attaccano il sabato lavorativo Fiat, diventano fissi 1000 assunti a termine Cantarella: serviranno a Mirafiori e Rivalta per i nuovi modelli TORINO. Rimarranno in Fiat gli oltre mille giovani assunti nella primavera '97 sulla base di un contratto a termine, già prorogato alla fine dello scorso anno e in scadenza definitiva al prossimo 30 giugno. Ad annunciarlo è stato l'amministratore delegato del Gruppo, Paolo Cantarella, in una pàusa della cerimonia di consegna del Premio Lingotto Economia. Diventano quindi, definitivamente ed a tutti gli effetti, dipendenti di Fiat Auto 10l6giovani che lavorano a Mirafiori e altri 60 impiegati a Termini Imerese. La Fiat aveva assunto complessivamente duemila persone: 1000 al Sud con contratto di formazione lavoro e un altro migliaio, usando per la prima volta assunzioni a termi¬ ne, in relazione all'aumento produttivo previsto per l'entrata in vigore degli incentivi alla rottamazione delle auto. Ora tutti i dipendenti che appartengono a quest'ultimo blocco sono confermati a tempo indeterminato. «La decisione ha spiegato Cantarella - non è chiaramente in relazione all'andamento del mercato, a maggio non favorevole anche se riteniamo che ci sarà una ripresa neU'ultimo periodo di incentivi. La nostra decisione è dovuta ai nuovi modelli che stiamo per cominciare a produrre, in particolare negli stabilimenti del comprensorio torinese». Un'ulteriore conferma quindi sul futuro di Mirafiori, dove dall'autunno verrà prodotta la nuova «Multipla», e di Rivalta, da cui uscirà l'Alfa «166». Soddisfatti i sindacati metalmeccanici, che sottolineano come la Fiat abbia «mantenuto un impegno preso al momento dell'intesa sui sabati lavorativi». Un segnale positivo, quindi, di fronte alla fine degli incentivi: «La rottamazione ha pagato - dicono i rappresentanti dei lavoratori -. La decisione dimostra che attivando forme di flessibilità si può dare una risposta all'occupazione». Gli incentivi sono serviti, concordano dunque Fiom, Firn e Uihn, sottolineando come le nuove assunzioni controbilancino in parte i recenti pensionamenti. Intanto al Sud, nello stabilimento Alfa di Pomigliano d'Arco, i Cobas dello Slai hanno lanciato per mercoledì prossimo il primo sciopero programmato sui mondiali di calcio che la storia del sindacalismo ricordi. L'iniziativa rientra nella della vertenza contro gli straordinari al sabato: «Mercoledì 17 giugno due ore di sciopero al secondo turno, dalle 20 alle 22, in coincidenza con la partita ItaliaCamerun», annuncia un volantino, che conclude: «Continueremo ad ogni incontro a cui partecipa l'Italia». Inoltre ieri notte lo Slai ha organizzato una «notte di protesta e musica» contro il sabato lavorativo. Le iniziative suscitano perplessità in una regione che ha il più alto tasso di disoccupazione in Italia e dove il 20 giugno si svolgerà una grande manifestazione per il lavo¬ ro. E infatti nettamente contraria alle posizioni degli autonomi è la Rsu di Pomigliano che ribatte: «I lavoratori sanno perfettamente come aderire ad uno sciopero con una motivazione sportiva darebbe all'opinione pubblica un'immagine che non rispecchia la loro serietà, oltre far perdere salario senza averne benefici». [v. cor.]

Luoghi citati: Italia, Rivalta, Termini Imerese, Torino