Il Papa per l'addio a Casaroli

Il Papa per l'addio a Casaroli Ieri i funerali Il Papa per l'addio a Casaroli CITTA' DEL VATICANO. «Operatore di pace», «creativo realizzatore del principio del dialogo», e costantemente preoccupato della «difesa della libertà della Chiesa». Così, ieri, il Papa, apparso stanco, ha definito il cardinale Agostino Casaroli, morto martedì scorso, durante i funerali celebrati in San Pietro, presente anche il presidente del Consiglio, Romano Prodi. Il cardinale Casaroli, nelle parole del Papa, è stato dunque «sapiente servitore» della pace. «Questa pace egli l'ha sempre domandata» anzitutto per la Chiesa. «Innumerevoli sono i colloqui e gli incontri che ha avuto con rappresentanti di Stati e di organismi nazionali ed internazionali», nel corso della sua lunga carriera. «Sua costante preoccupazione - ha sostenuto Giovanni Paolo II fu la difesa della libertà della Chiesa nell'adempimento della missione affidatale dal Redentore. In questa luce devono essere interpretati i contatti da lui intrattenuti in tempi difficili con i regimi del mondo comunista, nell'intento di assicurare la permanenza in quei Paesi delle legittime strutture ecclesiali». «Il fine supremo» al quale il cardinale Casaroli «ispirò la sua azione - ha detto ancora il Papa - fu il bene delle anime, in particolare del grande numero di cattolici rimasti fedeli alla Chiesa, ma in grave pericolo di progressiva scristianizzazione». Il Papa ha infine ricordato che «pur occupato in questioni di grande rilevanza per la Chiesa e per le relazioni internazionali, egli dal 1943 non cessò di svolgere un sei-vizio pastorale nel Centro di rieducazione per minorenni di Casal del Marmo in Roma». E' stato «un legame di reciproca fiducia», i ragazzi «lo chiamavano familiarmente "don Agostino"», [r. cri.l Agostino Casaroli Agostino Casaroli

Persone citate: Agostino Casaroli, Casaroli, Giovanni Paolo Ii, Romano Prodi

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Roma