«I bambini, prigionieri della paura»

«I bambini, prigionieri della paura» IL CASO IL CARCERE DOMESTICO Una ricerca accusa: costretti in casa dai genitori che li riempiono di troppe fobie «I bambini, prigionieri della paura» «Invece di vivere guardano la tv» AROMA TTENTO». Pare sia la frase che i nostri bambini si sentono ripetere più spesso. Attento a non finire sotto una macchina, a non farsi male nel praticare uno sport e nei giochi, a «certe» persone. I piccoli uomini del Duemila, insomma, vivono in uno stato di ansia che, alla lunga, procura uno stress non mdifferente. La fotografia dei bimbi ingabbiati risulta da una ricerca di Ina Assitalia, Unicef e Istituto di Psicologia del Cnr sul tema della sicurezza dell'infanzia. Sono state coinvolte 6800 persone, tra genitori e alunni delle elementari, che hanno risposto a domande su tutto ciò che è esterno alla casa e alla famiglia. E da questo studio si ha l'impressione che i genitori e i loro figli considerino che «là fuori» non ci sia altro che una pericolosa giungla, piena di insidie. Più della metà dei genitori teme che i figli possano incontrare adulti malintenzionati, che siano vittime di incidenti della strada (51,5 %), che finiscano nella rete della droga (49,9%). I piccoli, da parte loro, hanno paura di tutto ciò che non sperimentano direttamente e che conoscono attraverso i media o i genitori. Hanno il terrore della droga, dei criminali, degli immigrati e dei mendicanti. Così come temono tutto ciò che non possono controllare: la corrente elettrica fa paura al 73 per cento dei bambini contro il 38 per cento degli adulti; le medicine e le sostanze tossiche spaventano il 48 per cento dei piccoli contro il 35 per cento dei genitori. Mentre la paura cala quando si tratta di pericoli più vicini alla loro esperienza: dai giochi ai litigi. Così, tra bambini spaventati da un mondo visto come una gigantesca trappola, e adulti in ansia per i loro figli, tutti ritengono che per diminuire i rischi serva un maggior controllo da parte della polizia. Secondo Vito Consoli, psicologo del Cnr, «soltanto i criminali più pericolosi vengono guardati a vista come i nostri figli». E aggiunge: «Invece di vivere, infatti, guardano la tv. Per quattro ore e mezzo al giorno, in media, i bambini italiani guardano gli altri vivere». Magari rimpinzandosi di snack e ignorando, come i loro genitori, i pericoli derivanti dall'obesità da video, in costante aumento nei giovanissmi. Sempre all'erta, sempre guardinghi. I bambini temono l'immigrato, il tossicodipendente, il criminale perché la loro è una paura mediata e amplificata dagli adulti. Il profilo psicologico di questa situazione, secondo i ricercatori, porta proprio a tutto ciò che è contrario, secondo la psicologia dell'infanzia, a una crescita armonica e serena. Tra una paura e l'altra, infatti, il bambino perde sicurezza, fiducia nel futuro, autonomia e consapevolezza di sé. Che fare? Ina Assitalia, Unicef e Cnr, insieme con i ministeri della Pubblica Istruzione e dell'Ambiente, danno una prima risposta: bisogna favorire un maggior dialogo, sulle paure, tra genitori e figli. E, come primo passo in questa direzione, hanno promosso una campagna , «Oggi per domani», che ha coinvolto duemila scuole elementari. Agli istituti sono stati forniti oltre 6 mila kit didattici con i quali 100 mila alunni hanno prodotto in classe progetti per il re- cupero di aree verdi, racconti e disegni sul tema della sicurezza. Anche gli insegnanti, oltre 1200 quelli che vi hanno partecipato, si sono impegnati in corsi di aggiornamento professionale gratuiti. Giancarlo Giannini, ammini¬ stratore delegato dell'Ina Assitalia, ha ricavato una «lezione» da trasmettere, dopo aver esaminato i risultati della ricerca: «E' importante e positivo che le aziende investano in progetti di impatto sociale, invece che in pubblicità», [d. dan.] DEI GENIT0RI IL TRAFFIC0 63% PED0FILI 60% IL GAS E IL FU0C0 50% LA DROGA 49% LAC0RRENTE 38% S0STANZE TOSSICHE 35% DEI BAMBINI IL GAS E IL FUOCO 80% LA DROGA 79% LA CRIMINALITA' 73% LA C0RRENTE 73% IL TRAFFIC0 59% MEDICINE E SOSTANZE TOSSICHE 48% Per i bambini nuove accuse ai genitori, in alto Gianna Schelotto

Persone citate: Giancarlo Giannini, Gianna Schelotto

Luoghi citati: Vito