Clooney, bandito e seduttore

Clooney, bandito e seduttore L'attore, biondo per scommessa, presenta il thriller comico «Out of sight» diretto da Soderbergh Clooney, bandito e seduttore «Con "E.R. " chiudo fra una stagione» LOS ANGELES. Un paio di anni fa, George Clooney era a cena con Michelle Pfeiffer e Nicole Kidman e le due amiche lo hanno sfidato. «Scommettiamo diecimila dollari che quando tocchi i quaranta, avrai un bambino», gli hanno proposto le due attrici. «Ci sto, stringiamo la mano», ha risposto lui. E adesso, giunto a 37 anni, sta già assaporando aria di vittoria. «Ancora tre anni e mi faccio un bel gruzzoletto alla faccia loro», dice ridendo. Di questi tempi, per George Clooney, diecimila dollari non sono poi tanti soldi. Da cinque anni è il dottor Doug Ross di «E.R.», il protagonista della serie a più alto indice di ascolto. E' stato protagonista di «Un giorno... per caso» con la Pfeiffer, ha fatto «The peacemaker» con l'altra amica che ha scommesso contro di lui, è stato anche l'ultimo e non troppo riuscito «Batman». George Clooney è una star, ha il portamento di una star, è stato persino nominato «l'uomo più sexy della Terra» dal settimanale «People». Ma resta anche un ragazzaccio che continua a fare scherzi da liceo, che appena può passa le sue giornate a giocare a basket con gli amici e a fare commenti non molto corretti sulle donne che vanno e vengono dalla sua villa. E' \mo scanzonato, spavaldo simpaticone che possiede un entusiasmo contagioso e che, allo stesso tempo, riesce a mantenere il senso della realtà e quello delle proporzioni. Arriva oggi in uno studio di posa della Universal perché deve presentare un nuovo film, «Out of sight». E' un thriller dai tratti comici, in cui fa la parte di un rapinatore di banche un po' maldestro che si ritrova inseguito da una poliziotta federale, Jennifer Lopez, che non sa mai bene se arrestarlo o se andarci a letto. Diretto da Ste ven Soderbergh («Sesso, bugie e videotape») e tratto da un libro di Elmore Léonard («Get shorty»), «Out of sight» esce in America tra due settimane e per Clooney è arrivato il momento di sbrigare un'ultima incombenza, nella qua le sa destreggiarsi con grande maestria: è il giorno in cui deve affrontare i giornalisti di tutto mondo che lo assalgono con più o meno le stesse e prevedibili domande. Che cosa l'ha attirata di questo film? Come si comporterà con «E.R.»? E con Celine, vi sposate? Clooney arriva puntuale, vestito grigio, camicia bianca senza cravatta e una capigliatura biondo un po' stinto. Perché quei capelli? «Un'altra scommessa, e questa volta mi è andata male: ho scommesso che se perdevo una partita di basket, mi tingevo di biondo. I miei amici mi hanno preso in parola e mi hanno portato di forza dal parrucchiere. Sto malissimo, me lo dicono tutti. E così sto aspettando che il colore se ne vada da solo e che torni il grigio». Parliamo di questo suo ultimo film, «Out of sight». «Mi è bastato leggere le prime quattro pagine della sceneggiatura e ho chiamato il mio agente per olirgli : voglio farlo. C'è il classico cattivo che piace, una sceneggiatura brillante. E poi, la possibilità di lavorare con Soderbergh. Steven è un grande regista, capace di cogliere quei momenti speciali che ti definiscono un personaggio e che sa esattamente che cosa vuole in ogni scena, come se avesse il montaggio già nella testa. Il mio prossimo film sarà anzi una commedia con lui». Le è mai venuto in mente di fare una commedia romantica alla Cary Grant? «Penso che se Grant avesse la mia età, farebbe un film come "Out of sight". Non credo che il pubblico accetterebbe più i film dei suoi tempi, sono un po' troppo artificiali». Il pubblico non ha neanche accettato George Clooney come Batman. Che cosa è successo? «Non era un bel film. C'erano un sacco di dialoghi stupidi, durava mezz'ora di troppo e il mio perso- naggio era molto poco interessante. Credo di averlo ucciso, non so se faranno più un altro Batman. E in un certo senso è forse colpa mia». Passiamo a «E.R.»: quali sono le ultime? «Farò ancora una stagione e poi basta. Ma questo è lo show che mi ha aperto le porte e sono estremamente riconoscente. Ho anche dentro un sacco di buoni amici che ci lavorano e quindi non lascio del tutto. Continuerò ad apparire ogni tanto come ospite speciale». Amicizia e lealtà sono due te- mi che ricorrono spesso nei suoi discorsi... «L'amicizia è tutto, il resto è solo roba che va e viene. Quello che resta sono gli amici, che diventano come la tua nuova famiglia». Come va la sua battaglia contro i paparazzi? E che cosa pensa delle leggi per combatterli? «La mia battaglia non è contro i paparazzi, ma contro la tabloidizzazione delle notizie. Capisco che come figure pubbliche abbiamo delle responsabilità, ma ci devono essere dei limiti. Perché devo vi¬ vere con gente appostata sugli alberi attorno a casa mia? Perché non posso fare la pipì in un bagno pubblico? Quanto alle proposte di legge, non sono d'accordo. Non penso che dobbiamo iniziare a giocare con la Carta dei Diritti». A proposito di tabloid, lo sa che adesso sarebbe gay anche lei? «Sì, come Tom Cruise e Leonardo DiCaprio, anzi, devo confessare: facciamo spesso delle orge, orge incredibili!» Lorenzo Soria «Dicono che io sia gay? E' vero, facciamo orge con DiCaprio e Cruise» DALLE SCARPE ALLA GLORIA Primo lavoro nell'era pre-Hollywood venditore porta a porta di scarpe da donna Primo film a Hollywood «Grizzly II, the predator» (mai distribuito) Numero di episodi-pilota per la tv cui ha partecipato e mai andati in onda 15 Migliori amici i vecchi compagni della High School, con cui continua a giocare a basket ogni domenica Miglior amico del regno animale Max, il suo porcellino domestico Peggiori nemici i paparazzi, che chiama «una disgrazia» Donne del passato Denise Crosby, DeDee Pfeiffer, Kelly Preston (attuale moglie di John Travolta) Ragazza attuale Celine Balitran, studentessa di legge e modella francese Dichiarazioni a suo favore Lynda Obst, produttrice di «Un giorno... per caso»: «C'è un qualcosa in George che fa di lui quello che noi donne chiamiamo un vero uomo»; Mimi Leder, regista di «The Peacemaker»: «E' dura guardare quegli occhi e non restare intossicati» Dichiarazioni contro introvabili, almeno ufficiali Da sinistra, George Clooney in «Batman», «E.R.», «The Peacemaker» e nel curioso look biondo, frutto di una scommessa persa con gli amici del basket

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