Ina chiederà 8000 miliardi

Ina chiederà 8000 miliardi DJIÌM3Iini32I Ina chiederà 8000 miliardi PER il 1998 l'Ina prevede risultati migliori delle attese. Dopo l'assemblea dei soci ieri si è tenuto un consiglio d'amministrazione che ha deciso la separazione delle attività immobiliari ed un maxiaumento di capitale. PREVISIONI '98. L'ottimismo arriva dall'assemblea annunale dei soci che si è tenuta ieri a Roma. «Per quanto riguarda la previsione dei risultati del 1998 - si legge in un passaggio della relazione - il budget a suo tempo definito prevedeva un risultato economico più contenuto rispetto al precedente esercizio. Tuttavia, i risultati commerciali ottenuti e l'andamento particolarmente favorevole dei mercati borsistici, soprattutto italiani, di questi primi mesi del 1998, potrebbero consentire, in sede di revisione di budget, di ritoccare verso l'alto il risultato previsionale atteso. Di conseguenza, fatte salve possibili repentine e significative variazioni nell'andamento dei suddetti mercati, i risultati del 1998 potrebbero allinearsi a quelli del 1997». BUY BACK. L'assemblea ha anche rinnovato l'autorizzazione all'acquisto in Borsa, entro i prossimi 18 mesi, di azioni proprie «in misura tale che le stesse in portafoglio della società in qualsiasi momento non superino le 200.000.000 di azioni, pari al 5% del capitale sociale». L'esborso netto non potrà comunque essere superiore ai 400 miliardi. BILANCIO '97. L'assemblea ha approvato il bilancio dell'esercizio 1997, chiusosi con un utile lordo di 1107 miliardi di lire ( + 32% rispetto al 1996) e un utile netto di 484 miliardi (+15%). IMMOBILI. Sarà l'assemblea straordinaria del 29 luglio a decidere la separazione delle attività immobiliari della compagnia. La scissione dei circa 9 mila immobili Ina, è un'operazione da 5 mila miliardi che vedrà il conferimento di tali attività alla società Unione Immobiliare (controllata al 100% dallo stesso Ina). MAXIAUMENTO. Il consiglio di amministrazione dell'Ina chiederà all'assemblea del 29 luglio la delega, da esercitarsi entro cinque anni, per un maxiaumento di capitale. L'operazione, che dovrebbe svolgersi in una o più tranche, se attuata completamente raddoppierebbe il capitale da 4000 a 8000 miliardi. L'operazione avverrà con l'emissione di azioni ordinarie e/o di obbligazioni convertibili fino a 8000 miliardi. Inoltre il cda ha chiesto la delega per altri prestiti obbligazionari per 4000 miliardi. Modalità e tempi saranno decisi in base alle condizioni di mercato. L'operazione è stata decisa «nel quadro del potenziale fabbisogno finanziario previsto alla luce delle importanti operazioni societarie recentemente realizzate e di quelle in via di svolgimento». Infine, l'assemblea affronterà modifiche dello statuto e dovrà pronunciarsi su un piano di «stock options» riservato a un massimo di 50 dirigenti Ina e delle controllate «che è previsto venga attuato dal consiglio di amministrazione mediante un aumento di capitale fino a un massimo di 10 miliardi nominali e attraverso l'emissione di 10 milioni di azioni ordinarie».

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