La guardiana a scuola con Internet

La guardiana a scuola con Internet Isola Montecristo La guardiana a scuola con Internet LIVORNO. Chiara, sei anni, la piccola «guardiana» dell'isola di Montecristo, andrà a scuola grazie ad Internet. La rete delle reti permetterà di collegare questa bambina, che da quando è nata ha conosciuto solo lo stridio dei gabbiani e il sapore della salsedine, con la scuola vera e propria, la prima classe elementare di Rio Torto, una frazione del Comune di Piombino, e seguire quotidianamente corsi, lezioni, dialogando con maestra e compagni di scuola. «E' una possibilità - spiega il direttore didattico del primo circolo di Piombino, Vittorio Monarca - che è venuta in mente parlando con i genitori, Serenella e Paolo Del Lama, una coppia straordinariamente serena, che 10 anni fa è approdata a Montecristo a sorvegliare i dieci chilometri quadrati di riserva naturale, l'isola più inaccessibile e selvaggia dell'arcipelago toscano. L'ho incontrata a febbraio, quando la piccola è stata iscritta a scuola, e credo che Internet sia l'unica possibilità per permetterle di restare ancora per qualche anno nel paradiso terrestre in cui è nata». Monarca si augura che l'attrezzatura necessaria possa essere regalata alla famiglia dalla presidenza del parco naturale, mentre quella che dovrà essere installata nella scuola potrebbe essere acquistata, «grazie ad un finanziamento che abbiamo chiesto al ministero della Pubblica Istruzione nell'ambito del Progetto Multimedialità». «Confidiamo molto in questo progetto - raccontano Serenella e Paolo Del Lama, 37 anni lei, 38 lui - ma se notiamo il minimo problema in questa "scolarizzazione a distanza" siamo disposti a trovare nuove soluzioni e, se fosse necessario, anche a lasciare l'isola. La cosa più importante per noi è la vita della bambina». La coppia, sposata da 12 anni, si diverte nel sentirsi quasi «oggetto di studio» da parte del cosiddetto mondo esterno. «Non rinnego niente - dice Paolo - perché per vivere qui ho rinunciato alla carriera alla capitaneria di porto e ai soldi. Sono infatti equiparato ad un operaio agricolo e il mio stipendio non arriva al milione e mezzo al mese. Magari, mi sarei aspettato un maggiore riconoscimento per il mio impegno da parte degli organismi competenti, perché per sorvegliare quest'isola occorre essere contadini, carpentieri, marinai, idraulici, elettrotecnici. Non è facile svolgere ogni giorno l'attività di sorveglianza a terra e in mare, mantenere in funzione gli apparati, assicurare l'assistenza al migliaio di persone che ogni anno sono autorizzate a visitare l'isola e, soprattutto, gestire il rapporto con i pescatori che possono gettare l'ancora, ma non pescare, in alcune insenature». Il segreto per assaporare al meglio la straordinarietà di questa situazione, spiega la coppia, è quella di sapere «vivere giorno per giorno, senza fare progetti a lunga distanza e saper cogliere la bellezza di ogni istante». Ma questo mondo è sempre più curioso nei loro confronti e per rispondere ai tanti interrogativi che ogni visitatore rivolge loro, Paolo è diventato anche scrittore e ha raccontato in un libro i dieci anni vissuti nell'isola. «Spero proprio che possa essere pubblicato perché sono convinto che può aiutare a capire un po' di più per quali motivi una coppia sceglie questa vita», [c. e]

Persone citate: Lama, Monarca, Vittorio Monarca

Luoghi citati: Comune Di Piombino, Internet, Livorno, Piombino