Il rettore si fa da parte

Il rettore si fa da parte Il rettore si fa da parte Messina, Cuzzocrea autosospeso MESSINA. L'università torna al centro del caso Messina. Adesso piovono sospetti molto gravi sul rettore, Diego Cuzzocrea, appena sfiorato dallo scandalo sollevato lo scorso inverno dall'inchiesta della Commissione parlamentare antimafia, e rieletto il 4 maggio scorso in mezzo alle polemiche ma con una sorta di plebiscito da parte dei docenti. Ieri Cuzzocrea si è autosospeso con una lettera al ministro Berlinguer. Il rettore, e con lui il fratello Aldo e il cognato Alessandro Candido, ha ricevuto un invito a comparire; lo ha firmato il pm Carmelo Marino, titolare dell'inchiesta sull'omicidio del docente universitario Matteo Bottali, genero dell'ex rettore Guglielmo Stagno D'Alcontres, avvenuto a gennaio. Nel provvedimento si parla di simulazione di reato in concorso, ipotesi investigativa legata, pare, allo strano furto dell'auto del rettore, una «Rover», avvenuto il 27 marzo, 24 ore dopo che alla «Clio» del suo segretario, Eugenio Capodicasa, qualcuno aveva sparato colpi di pistola. L'auto di Cuzzocrea fu ritrovata l'indomani con un biglietto di minacce sul parabrezza. Successivamente, quando l'auto era sotto sequestro giudiziario, qualcuno tentò di incendiarla. Il sostituto Marino ieri ha rifiutato qualsiasi commento, limitandosi a dire che le indagini sul delitto e quelle sugli strani attentati alle due auto sono connesse: «Nel corso delle indagini è emerso il bisogno di approfondire alcuni elementi», dice laconicamente. Diego Cuzzocrea verrà interrogato venerdì dagli investigatori della Mobile. I pesanti sospetti che gravano su di lui riportano in primo piano l'inchiesta della commissione Antimafia durante la quale il governo «dimissionò» il sottosegretario agli Interni Angelo Giorgianni, che era stato titolare dell'inchiesta sull'informatizzazione della farmacia del PoUclinico universitario quando faceva il magistrato alla procura di Messina. Al centro di quella inchiesta c'era la Sitel, una ditta che fa capo ai fratelli Cuzzocrea. L'indagine è stata recentemente riaperta dopo anni di silenzio. Nei giorni dell'ispezione, alcuni commissari dell'Antimafia definirono Messina «un verminaio dove esiste un grumo di interessi». E nella relazione finale l'università si è guadagnata un capitolo a parte: «Vi si spara con una frequenza non abituale neanche in aree più a rischio di Messina», è scritto. Ieri il presidente dell'Antimafia, Del Turco, ha chiesto alla procura di avere gli atti dell'inchiesta sul rettore, mentre il ministro Berlinguer ha detto di avere preso atto dell'autosospensione di Cuzzocrea, precisando però che (d riflettori sull'ateneo di Messina, al cui interno si sono verificati gravissimi episodi criminosi, non si spengono». Dopo lo scandalo del cat-o Messina, l'università è già stata passata al setaccio un paio di volte da ispettori di Berlinguer. Altri ispettori, mandati da FÌick, hanno più volte visitato palazzo di giustizia. Nel frattempo, il procuratore Antonino Zumbo, parente di Cuzzocrea, e il suo aggiunto Pietro Vaccara hanno chiesto e ottenuto il trasferimento, Cuzzocrea ha avuto il rinnovo del mandato con un plebiscito, mentre sindaco della città è stato eletto al primo turno Salvato' re Leonardi, già manager del super contestato Pohclinico. Fabio Albanese Ha scritto al ministro dopo aver ricevuto un invito a comparire per simulazione di reato ministro della Pubblica Istruzione, Luigi Berlinguer

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