Il regalo del magnate: Viagra gratis ai poveri

Il regalo del magnate: Viagra gratis ai poveri L'uomo, settantenne: il medicinale è troppo caro, il mio gesto farà davvero piacere a tanta gente Il regalo del magnate: Viagra gratis ai poveri Donazione di 2 miliardi da un eccentrico finanziere di Wall Street WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Sorpresa! In America chi non ha i soldi per comprarsi il Viagra non deve più preoccuparsi: d'ora in poi ci penserà l'eccentrico banchiere e filantropo Alan Greenberg - il Robin Hood degli impotenti poveri. E' di ieri l'annuncio che il signor Greenberg, dopo aver accumulato una bella fortuna a Wall Street, ha deciso di regalare un milione di dollari - oltre 1,7 miliardi di lire - ad un ospedale che dovrà gestire la distribuzione delle celebri losanghe blu ai più bisognosi. «La mia filosofia è quella di badare al sodo», ha spiegato il settantenne Greenberg. «E sono convinto che questo mio gesto finirà per dare molto piacere a molta gente». E lui, usa la pillola? «Su questo punto non mi pronuncio». Certo, se la sessualità del si- gnor Greenberg è ancora robusta e aggressiva quanto il suo attivismo a Wall Street, non dovrebbe averne bisogno: un milione di dollari equivale ad appena un ventesimo del bonus che ha ricevuto l'anno scorso per come ha gestito i soldi dei suoi clienti. Greenberg non è un banchiere qualsiasi. E' il presidente della Bear, Stearns Companies, una delle più vecchie e prestigiose banche d'affari americane. Nonché una delle più ingessate, prima del suo arrivo. Si fece subito notare non solo per il suo fiuto del buon affare ma anche per il suo management poco convenzionale: un giorno, per esempio, disse ai suoi collaboratori che le buste della posta interna dovevano essere solo parzialmente leccate così sarebbero durate di più. Anche la sua filantropia è stata definita molto «sui generis» da altri ricchi americani che hanno l'abitudine di sbarazzarsi di una parte della loro fortuna. Il New York Times rivela che qualche anno fa Greenberg decise di fare una donazione al museo di Gerusalemme. Ma ad una condizione: che i soldi venissero usati esclusivamente per il rifacimento delle toilette. Poi ci fece mettere una placca in memoria di suo fratello, e nessuno riuscì a capire se lo aveva fatto perché gli voleva bene o gli voleva male. Finché un giorno disse: «Gli voglio bene». E la gente capì ancora meno il suo gesto. L'idea di regalare il Viagra gli è venuta nei giorni scorsi, quando ha saputo che alcune società di assicurazione e alcuni Stati cominciavano a nicchiare, a dire che non avrebbero rimborsato il prezzo della pillola anche a fronte di ricetta. Così Greenberg ha chiamato il suo amico John Ahearn, direttore del Hospital for special surgery a Manhattan, e gli ha annunciato la sua decisione. Un piano complessivo per la dispensa delle pillole deve essere ancora elaborato. Ma Ahearn ha dichiarato: «I medici pensano che ci sia davvero un gran bisogno per questo prodotto, c'è gente che non può permetterselo e non abbiamo prestato abbastanza attenzione a questo fatto. Per cui devo dire che si tratta davvero di un gesto molto compassionevole». L'effetto della compassione del signor Greenberg si può anche misurare così: ogni pillola costa dieci dollari per cui anche tenendo conto che saranno usati soltanto gli interessi accumulati sul milione di dollari, la sua donazione finirà per finanziare ogni anno una decina di migliaia di rapporti. Ma c'è anche un altro aspetto della vicenda, una sorta di coincidenza. Greenberg possiede, per sua stessa ammissione, un bel pacchetto di azioni della Pfizer, il gruppo farmaceutico che produce il Viagra e il cui titolo in borsa è salito alle stelle da quando la pillola è entrata in commercio. «Per cui alla fine non sono poi così altruistico», ridacchia il banchiere-filantropo. Il problema è che il titolo rischia di perdere quota se la Food and drug administration (Fda), l'ente federale che controlla i prodotti farmaceutici in commercio, continuerà ad annunciare nuovi decessi postViagra. Come ha fatto anche questa settimana. Finora i casi sono sedici - a quanto pare il Viagra non va usato assieme ad una serie di altri farmaci usati per curare malattie cardiache. E se i decessi si accumulano qualche vedova arrabbiata potrebbe pensare - chi può mai sapere di far causa al signor Greenberg. Andrea di Robllant tiAYMlii Viagra' O Viagra" <S> Viagra, la pillola che combatte l'impotenza. Sono oltre un milione gli uomini che negli Stati Uniti hanno preso il farmaco da quando è stato approvato, nell'aprile scorso

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