Pace calcistica nei cieli francesi

Pace calcistica nei cieli francesi L'accordo con l'inizio del Mondiale. Stipendi bloccati per 7 anni, niente tagli Pace calcistica nei cieli francesi Bruciati in 10 giorni300 miliardi EJospin esce rafforzato dalla crisi PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Inizia il Mondiale, finisce lo sciopero. Da ieri mattina, i cieli di Francia non sono più tabù per la compagnia nazionale, che ha ripreso servizio dopo un tardivo ma provvidenziale accordo con i piloti. Oggi Air France garantisce un volo su due. E la percentuale crescerà fino a onorare, lunedì, il totale dei collegamenti. Ma per i tifosi italiani il disagio continua. Nelle ultime 24 ore diversi voli regolari e charter attesi a Bordeaux sono stati dirottati su Tolosa e Biarritz causa sciopero dell'assistenza a terra. La situazione dovrebbe migliorare oggi. E che tre sindacati minori di piloti non accettino l'intesa siglata dal principale (Snpl) ritarderà forse il ritorno alla normalità sulle linee interne francesi, senza tuttavia pregiudicarla. La Francia tira un profondo respiro di sollievo. Non sarà più lo zimbello per l'opinione pubblica mondiale. Perlomeno quella calciofila. Però il bilancio rimane pesante. Dieci giorni di massiccia astensione dal lavoro hanno bruciato qualcosa come trecento miliardi. Per una compagnia che si era appena lasciata alle spalle i bilanci deficitari si poteva sperare in un ricostituente migliore. Specie nella prospettiva dell'apertura di capitale ai privati, che scatterà fra neppure sei mesi. Ma sono, in fondo, dettagli. Parigi preferisce evidenziare il successo finale di una trattativa sotterranea che continuava a oltranza malgrado le rispettive dichiarazioni facessero temere l'irreparabile. Aquila Selvaggia non ha in definitiva paralizzato la Coppa del Mondo. Ed evitando sia pur di misura la figuraccia, Lionel Jospin scampa agli inevitabili contraccolpi politici di una crisi irrisolta. In serata ha tuttavia ammesso che «si poteva fare a meno di questo conflitto». In ogni caso, l'accordo «non pregiudica le prospettive e lo sviluppo di Air France». La parola d'ordine è - come quasi sempre - «né vincitori né vinti». Il Snpl accetta il principio di amputare la massa salariale dei piloti per ben 150 miliardi complessivi accettando dunque sul piano quantitativo i tagli imposti da Air France. Cambiano, in compenso, le modalità. Anziché decurtare gli stipendi - i più elevati in Europa - li si congelerà sino al duemilacinque. Si offre inoltre al personale la possibilità di barattare una parte del salario con azioni Air France. I 3200 comandanti e i loro vice divengono quindi cointeressabili (la misura non è coercitiva) alle fortune Af. «Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo», afferma la compagnia. E i piloti gridano vittoria. Al consiglio d'amministra- zione indetto dal Pdg JeanCyriì Spinetta per sabato non resta che formalizzare il protocollo sottoscritto dai negoziatori. Non osava sperare in una tregua: è arrivata la pace. Salva la poltrona, monsieur Spinetta. E può ringraziare il governo, rifiutatosi di scaricarlo anche nelle fasi più buie. I piloti s'illudevano Matignon - e magari l'Eliseo - scavalcasse la direzione Air France scucendo il capitale necessario per soddisfare le loro rivendicazioni senza troppo appesantire il budget della compagnia. Ma il primo ministro Jospin ha optato per la solidarietà con i vertici aziendali. Il che non gli impediva, beninteso, di esplorare le possibili mediazioni. Morale: sembrerà un paradosso dopo due settimane di caos aereo, ma il premier esce vittorioso dall'ennesima «trappola sociale» tesagli. L'ala sinistra dell'esecutivo - in particolare il Pcf, che difendeva le rivendicazioni Snpl - si ritrova divisa e indebolita. Però ha già trovato un'ottima scusa per riprendere la fronda. Dopo lunghi rimuginii, Jospin sta varando una riforma di elezioni regionali ed europee che penalizzerebbe - sostengono i suoi avversari: un fronte che va da Jean-Marie Le Pen ai comu nisti - le piccole forze, san cendo il bipolarismo Ps/Rpr Udf. «Non ci stiamo», gridano in coro le vittime. Rossi e Verdi incroceranno le braccia come gli equipaggi Air France? Sembrerebbe improbabile. E comunque vada, questa volta non sarà il foot ball planetario a risentirne. Enrico Benedetto Previsto ancora qualche disagio oggi per i tifosi italiani CONQILAMfNTO DU SALARIx durerà per sette anni. Contando su un tasso di inflazione annuale tra l'I ,5 e il 2%, Air France conta di ^risparmiare 500 milioni di ^franchi (150 miliardi di lire) all'anno. SALARIO CONTRO AZIONI: lo scambio tra denaro e azioni della compagnia in via di parziale privatizzazione non sarò imposto ai dipendenti ma avverrà su base volontaria. I PUNTI DELL'ACCORPO DOPPIO LIVELLO DI SALARI: viene abolita la distinzione tra i neoassunti e gli altri piloti. Se però sarà la compagnia a farsi carico della loro formazione, i giovani piloti percepiranno un salario inferiore Un pilota dell'Air France all'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi torna al lavoro poche ore dopo l'accordo firmato dal sindacato con la compagnia francese. Lo sciopero è finito e i voli sono ripresi

Persone citate: Aquila Selvaggia, Charles De Gaulle, Enrico Benedetto, Jean-marie Le, Jospin, Lionel Jospin, Marie Le Pen, Rossi, Verdi

Luoghi citati: Bordeaux, Europa, Francia, Parigi, Tolosa