LE PAURE DEL CT

LE PAURE DEL CT LE PAURE DEL CT MBORDEAUX A caro amico - mi dice Cesarone Maldini tutto umido per gli scrosci di pioggia - adesso comincia il momento veramente duro: le 24 ore che precedono la partita. Sa, da adesso i giocatori si chiudono in un silenzio teso, i giocatori non mangiano, i giocatori non parlano... tutto come sempre. E per tanti di loro è la prima volta, immagini che tensione». L'uomo è evidentemente fatto di pasta molto umana, almeno tanto quanto erano robotici uomini come Bearzot e Sacchi. Soffre perché ha dovuto dire di no a Ravanelli, detto gigante buono, e perché Del Piero non è ancora pronto per prendere a calci la palla. E lei Maldini si è ricordato oggi della sua prima volta in Nazionale? «Fu milioni di anni fa, era il 1962 e avemmo contro proprio il Cile. Ci furono parecchi guai, ma era veramente un'altra epoca». Bordeaux, intesa come città opulenta e indecifrabile, segue l'umore italiano aprendo e chiudendo il suo cielo a scrosci e raggi di sole. Paolo frizzanti CONTINUA A PAG. 31 PRIMA COLONNA

Persone citate: Bearzot, Cesarone Maldini, Del Piero, Maldini, Ravanelli, Sacchi

Luoghi citati: Bordeaux, Cile