Spice: che onore cantare con lui

Spice: che onore cantare con lui ROMPONO IL SILENZIO Spice: che onore cantare con lui «In quattro andiamo avanti lo stesso» P MODENA ER due giorni, le Spice Girls hanno alimentato la loro già eccessiva leggenda con un uso sapiente del silenzio. Alla prima apparizione pubblica in quattro, dopo l'abbandono di Geri/Ginger, qui al Pavarotti International, hanno prima annullato due previsti incontri, tranne poi ripensarci ieri sera alle 8 e concedere un saluto da regine, in piedi davanti ai camerini. Il coro spiciano ha brevemente parlato. Emma: «Siamo molto contente di essere qui». Victoria: «Ci ha fatto impressione sentire un'orchestra sinfonica su una canzone che abbiamo scritto noi». Mei B: «Quando Pavarotti ha aperto bocca, con quella voce fortissima, sono rimasta paralizzata». Mei C: «Sì, siamo state noi a scegliere "Viva Forever" da proporre al Maestro». Alle seguenti, inevitabili domande «difficili», hanno risposto rigorosamente in coro. Rimarrete in quattro? «Sì». Si è parlato dell'ingresso di Dana International nel vostro gruppo. «Dana chi? Ah, davvero? Carina, divertente: ma non ne sapevamo nulla». Vi fa qualche effetto cantare per la prima volta in quattro stasera? «Eh sì, abbastanza. Abbiamo dovuto rifare tutte le basi e gli arrangiamenti, per il tour americano che comincia sabato prossimo». State preparando il vostro terzo album? «Sì, sarà un album diverso. In parte di duetti e di pezzi solisti di ciascuna di noi. Uscirà l'anno prossimo, abbiamo già scritto qualcosa». Avare nelle parole, le Spices sono state invece viste molto sul palco, dove hanno dovuto provare e riprovare «Viva Forever» con e senza Pavarotti: apparentemente disinvolte e un poco caciarone come sempre, ma senza quell'ostentazione di sicurezza e allegria che rappresentava, fino a poco tempo fa, il trademark del gruppo. Più caute, messe di colpo di fronte a una prova di maturità come questa, con una situazione delicata da cui dovranno uscire degnamente: salvando la faccia, i quattrini, i contratti, l'av¬ venire. Mica facile. Bisognava vedere, alla prove del concerto, che sguardi attenti e seri si scambiavano con i loro microfonini in mano, quand'era ora di cantare. Dalla serata con Big Luciano, le simpatiche-e-basta fanciulle non sono però uscite vincitrici; e non sono neanche state particolarmente inseguite, davanti all'Hotel Fini si contava solo una manciata di fans. Brutto segno, come dimostrò il caso dei Take That. Però potrebbero anche finire, indegnamente, come i Beatles. Già le chiamano «le quattro sopravvissute», come i Tre sopravvissuti. Com'è accaduto negli ultimi trent'anni per i Fab Four, varie ipotesi (ieri da loro stesse smentite) si sono affacciate, per una sostituzione di Gerì: da Israele era appunto arrivato il nome di Dana International, il transessuale israeliano che ha vinto l'Eurofestival. Ma sembra proprio che sia stata un'abile mossa pubblicitaria del manager della bella/o Dana: la notizia della candidatura viene riportata in Israele dal quotidiano Maariv, con tanto di dichiarazioni sul presunto rifiuto della neodiva. Altre ipotesi hanno riguardato ieri il destino della transfuga Gerì Hallywell. Ma anche in questo caso, come per Dana, c'è una tenden za a vampirizzare i personaggi del teatrino Spice o ex Spice, usandoli per fare pubblicità a qualcos'altro. In Inghilterra si dice che Gerì di venterebbe testimonial di un nuovo network televisivo; in America ne approfittano invece per uno spot al remake cinematografico della serie tv «Charlie's Angels», che diede fa ma e gloria a Farrah Fawcett. So stiene infatti il New York Post che Gerì aspirerebbe ad avere la parte di una delle procaci protagoniste Con Gerì, si parla di Drew Barrymore e Wynona Ryder. Ma chissà quanto c'è di almeno probabile, in tutto questo. lm. v.] «Dana International verrà con noi? Idea divertente ma non è vera» E Gerì fa un provino a Hollywood Le Spice Girls: in questi giorni il gruppo è al centro dell'attenzione a causa della defezione di Gerì la rossa In alto Pavarotti mentre canta con Celine Dion

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