Tangenti per seppellire i morti

Tangenti per seppellire i morti Scandalo nel cimitero di Cicciano dove è inumato il bimbo ucciso dai pedofili Becchino in cella-, chiedeva fino a mezzo milione NAPOLI. Da trecentomila a cinquecentomila lire per la sepoltura. Era questo il tariffario di Espedito Simeone, becchino tangentomane del cimitero di Cicciano, un paesone dell'entroterra napoletano sconvolto otto mesi fa dalla morte di Silvestro Delle Cave, il bambino di nove anni seviziato e ucciso da tre pedofili. La mazzetta aumentava fino a settecentomila lire per l'esumazione della salma che, diciotto mesi dopo la tumulazione, doveva essere sistemata nel loculo definitivo. Simeone è stato arrestato dai carabinieri ai quali si era rivolta la moglie di un defunto. Furibonda e scandalizzata, la donna ha raccontato che, davanti alla bara appena chiusa, il seppellitore e custode del camposanto ha cominciato a parlare di soldi. «Si sa come va con questo benedetto governo - ha detto -, ci sono sempre più tasse da pagare... Ne hanno messe di nuove anche sui morti». Alla premessa seguiva inesorabile la richiesta di soldi: la sepoltura veniva a costare fino a mez- zo milione. «Mi creda, la somma è tirata all'osso», assicurava Simeone con il tono comprensivo e l'espressione mortificata di chi non avrebbe mai voluto affrontare quel discorso in simili circostanze. I parenti spesso pagavano senza battere ciglio, perché provati dal dolore per la morte del congiunto e quindi, per dirla con il magistrato, «costretti in una condizione psicologica subalterna». Ma poi Espedito Simeone ha incontrato sul suo cammino E.C., battagliera vedova di un pubblico funzionario che ha avuto la sventura di morire a Cicciano. La donna, furente, si è rivolta ai carabinieri: «Quel farabutto non solo ha preteso i soldi, ma ha avuto l'ardire di aggiungere che mi applicava una tariffa scontata». Non basta. Gli investigatori hanno anche accertato che il becchino si faceva consegnare anche 35 mila lire a titolo di diritti sui servizi cimiteriali, somma che versava regolarmente al Comune. Ieri il sostituto procuratore della repubblica di Nola, Enrico Campoli, ha emesso un ordine di custodia cautelare contro il becchino che è stato ammanettato e portato nel carcere di Poggiorale, in attesa di essere interrogato dal magistrato. Quando i carabinieri sono andati a prenderlo ha giurato di essere innocente, ma non ha convinto nessuno. La notizia dell'arresto si è diffusa in un baleno a Cicciano, dove pochi si sono meravigliati. Simeone, da vent'anni in servizio nel cimitero, non era nuovo a imprese del genere: era già stato denunciato per avere organizzato un redditizio quanto iller gale commercio di fiori e addobbi funebri nella sala mortuaria. I carabinieri credono che la tangentopoli funeraria sia un fenomeno molto più vasto di quanto si creda. Per questo motivo hanno avviato un'indagine a tappeto in tutta la zona. E hanno rivolto un appello ai cittadini: «Denunciate qualunque sopruso o imprevista richiesta di soldi da parte degli addetti ai cimiteri», [f. mi].] Tangenti per seppellire i morti

Persone citate: Enrico Campoli, Espedito Simeone, Silvestro Delle Cave

Luoghi citati: Cicciano, Napoli