Il popolo dei bimbi schiavi chiusi nelle carceri africane

Il popolo dei bimbi schiavi chiusi nelle carceri africane OSSERVATORIO INTERNAZIONALE Presentata un'inchiesta su 51 Paesi del mondo Il popolo dei bimbi schiavi chiusi nelle carceri africane TORINO. Viene presentato oggi a Torino il «Rapporto sui bambini e ragazzi in prigione» a cura di un osservatorio internazionale di volontari che ha raccolto «segnalazioni» in 51 Paesi del mondo. Oltre 400 pagine raccontano con linguaggio prudente come troppi governi rinchiudano bambini persino di 7 anni nelle carceri per adulti, in assoluta promiscuità con questi ultimi. Il francese Vincent Flagel ha visitato le prigioni di undici Paesi africani: «Ovunque ho visto bambini di strada arrestati per vagabondaggio e dimenticati là dentro da anni». Carmine Lanni, del Gruppo Abele che ha promosso il meeting torinese aggiunge: «Nelle sole carceri africane vi sono decine di migliaia di schiavi assoluti, abbandonati alla fame e alle violenze quotidiane degli adulti. A cominciare da quelle sessuali». L'Africa su tutti gli altri continenti. La legge sudanese autorizza la condanna a morte di bambini di meno di 7 anni. Per chi non muore è peggio. In Ruanda, dopo i genocidi, vi sono 261 carceri con 150 mila detenuti per una popolazione che era di 5 milioni prima dei massacri. Indica il rapporto per il Marocco: «I minori sono vittime di malvagi trattamenti. La prostituzione dei più giovani è organizzata nelle prigioni per adulti di Kénitra e di Oukacha. Il sovraffollamento, l'insufficienza delle cure e l'insalubrità rendono insopportabili le condizioni di quei bambini e ragazzi». Mancano statistiche, ma la fotografia che emerge dalle «segnalazioni» è impressionante. Riassume Flagel: «Per lo più sono le famiglie che debbono provvedere al cibo dei parenti in carcere e, dove il mantenimento dovrebbe essere assicurato dallo Stato con stanziamenti irrisori (600 lire al giorno a testa in Costa d'Avorio, 240 in Burkina) la corruzione sottrae molto di quel poco. In Madagascar e altrove ho incontrato giovani in carcere da 12 anni senza processo. Sono quelli che muoiono senza far storia né numero per le statistiche», lai. ga.l

Persone citate: Carmine Lanni, Vincent Flagel

Luoghi citati: Africa, Costa D'avorio, Madagascar, Marocco, Ruanda, Torino