Euro, aumenterà il ricorso alla Borsa

Euro, aumenterà il ricorso alla Borsa CONSULENTE FINANZIARIO Euro, aumenterà il ricorso alla Borsa E' credenza comune che, quando la moneta unica diventerà realtà il 1° gennaio del 1999, il rischio legato agli investimenti nelle nazioni che avranno adottato l'Euro verrà ridotto notevolmente. E' una buona notizia per l'investitore italiano. Il nostro mercato azionario è infatti «sottocapitalizzato» rispetto alle altre nazioni del G7, nel senso che non molte imprese fanno ricorsa alla Borsa come mezzo di finanziamento, preferendo ancora il prestito bancario. L'assenza del rischio di cambio potrebbe allora spingere i risparmiatori a cercare opportunità di investimento all'estero. Ma una tale possibilità sarà facile da realizzare? E, soprattutto, sarà vantaggiosa? Un portafoglio allargato è normalmente un vantaggio per chi investe: è noto che una maggiore diversificazione riduce i rischi. Ma in realtà questa opportunità nasconde anche un pericolo: quello che deriva dalla mancanza di conoscenza dei nuovi mercati. E' sufficiente prendere il numero di nuovi prodotti finanziari che hanno recentemente visto la luce nel nostro Paese e moltiplicarlo per quello dei partecipanti al «Club Europa» per materializzare le difficoltà legate a questa impresa. Cambieranno dunque gli scenari, ma dovrà cambiare anche l'attitudine di chi investe. Da una scelta che attualmente, per quanto riguarda l'azionario, è limitata a 200 titoli quotati, si passerà ad alcune migliaia. Non si potrà più verificare l'andamento delle Fiat senza dare un'occhiata anche a Volkswagen, Peugeot o Bmw e senza fare un confronto dei rendimenti. Gli investimenti fatti basandosi sul «sentito dire» diventeranno puro gioco d'azzardo. In questo nuovo contesto, acquisterà maggiore importanza la figura del consulente finanziario: scegliere un titolo non sarà meno importante della scelta dell'operatore specializzato di fiducia, che deve poter dimostrare forti capacità di gestione.

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