«No al nucleo per la nuova Autostrade»

«No al nucleo per la nuova Autostrade» Vati Miert «No al nucleo per la nuova Autostrade» BRUXELLES. Privatizzazione attraverso un'offerta pubblica di vendita, senza limiti al possesso azionario e, soprattutto, senza la costituzione anticipata di un nucleo di azionisti stabili. La commissione europea si appresta a imporre vincoli severi al governo italiano sulla vendita della società autostrade. L'opv libera e la cancellazione dei lavori dalla concessione sono, secondo Bruxelles, l'unico modo per risolvere il vizio di origine che grava sul dossier autostrade. La concessione fino al 2038 (scadeva inizialmente nel 2018 è stata prorogata per altri venti anni, con venti anni di anticipo rispetto alla scadenza), per la gestione dei sei-vizi e dei lavori sulla rete autostradale italiana fu infatti attribuita direttamente alla società autostrade senza il ricorso ad una gara pubblica internazionale, come avrebbe voluto la normativa comunitaria sugli appalti e le concessioni. Ma anche la Corte dei conti italiana, registrando l'atto con riserva, aveva espresso dubbi di compatibilità della concessione con la normativa europea. Limitata ai soli servizi, e non più anche ai lavori, la concessione autostrade correrebbe meno rischi di essere impugnata, perché la direttiva sull'appalto dei servizi prevede obblighi di pubblicità meno stringenti di quella sui lavori. Ma, secondo Bruxelles, la semplice modifica della concessione non basta. [radiocor]

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